Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

di DANIELE DI MARIO MAI come quest'anno, la Maratona di Roma ha avuto un'importantissima ...

default_image

  • a
  • a
  • a

In una stagione agonistica che culminerà nelle Olimpiadi di Atene, la 42 chilometri capitolina, inserita in calendario a fine marzo, potrebbe essere decisiva per l'assegnazione delle ultime maglie azzurre in vista dei prossimi Giochi. Non a caso, al parterre di via dei Fori Imperiali erano presenti, oltre alle massime cariche politiche di Roma, il presidente della Federatletica Gianni Gola e tanti tecnici federali. Ovvio il motivo di tanta curiosità: verificare le condizioni di forma dei probabili olimpici. La gara maschile, di sicuro, ha messo in difficoltà i vertici della Fidal e i tecnici che dovranno selezionare i quattro che andranno alle Olimpiadi. Se Baldini e Caimmi (ieri assenti perché impegnati a preparare altri eventi), infatti, sono certi del passaporto per la Grecia, sarà davvero difficile tenere fuori Ruggero Pertile e Migidio bourifa. I due, ripsettivamente giunti primo e secondo, hanno dimostrato di essere in discreta forma e di meritare le Olimpiadi. Davvero spettacolare il testa a testa tra i due azzurri, appaiati fino a metà percorso. La differenza l'ha fatta la maggiore freschezza di Pertile, che ha tagliato per primo il traguardo all'ombra del Colosseo in 2h10'13'', precedendo di un minuto tondo tondo il connazionale. Erano cinque anni che la Maratona di Roma non incoronava un italiano sul gradino più alto del podio. Dietro i due azzurri, si è piazzato il keniano Samuel Kemboi. La vittoria ha ripagato il padovano Pertile di tanti sacrifici. Di un semiagonismo che lo ha diviso tra il lavoro al supermercato e il podismo, finché il datore di lavoro (è storia dello scorso gennaio) non ha capito il talento del suo dipendente e lo ha lasciato libero di coronare il sogno a cnque cerchi. Lo sport ha permesso a Pertile di affrancarsi da una realtà che lo reprimeva: «Ora sogno le Olimpiadi». Per raggiungerle, il padovano dovrà affrontare nel migliore dei modi i prossimi impegni. Ma per l'atletica italiana, le soddisfazioni più grandi sono arrivate dalla gara femminile. Addirittura tutto azzurro il podio delle donne. Vittoria a sorpresa di Ornella Ferrara (tempo di 2h27''29). Data come sfavorita, la Ferrara si è rivelata essere sorprendente oustider, capace di mettersi alle spalle Bruna Genovese (molto più accreditata di lei) e Rosalba Console. Quest'ultima, in forza alle Fiamme Gialle, ha pagato la lunga inattività e forse il caldo sole romano: «Il terzo posto mi soddisfa. Però ho accusato problemi alle gambe». Un terzo posto che potrebbe costarle il visto per Atene, visto che le compagne vanno forte.

Dai blog