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C'era una volta la Magica E Capello si rassegna

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Il Bologna chiude una settimana di raccolto pieno, quasi privilegiando fedelmente l'artigianato scaltro dell'esule trasteverino Mazzone, cui giusto l'altro ex, Nakata, aggiunge in campo alcune improvvisazioni qualitative non previste dal copione tattico. Questo basta per spedire fuori strada l'organizzazione giallorossa, mentre i milanisti possono sopportare due schiaffi a metà tragitto (prima, lo splendido gol firmato Sculli; poi, il raddoppio-Perrotta!) senza nemmeno scatenare chi dovrebbe sperare ancora. Forse Totti è stanco di cantare e portare la croce. Forse dipende dalle energie sprecate giovedì scorso, quando i titolari tentarono d'agguantare la qualificazione-Uefa già compromessa all'andata. Forse bisognerebbe chiedere ragguagli a Candela, proprio sventurato nel buttare via il facilissimo vantaggio dopo la pugnalata-Pecchia e l'arrangiamento illusorio trovato da Cassano. Forse vanno chiamate anche in causa le sofferenze societarie. Comunque, ogni lecita attenuante non prevale sulle responsabilità di Fabio Capello, cui riservammo sperticati elogi durante il periodo delle abbuffate spettacolari. Sì, l'allenatore goriziano ora rischia di lasciare la seconda posizione ai rattoppati juventini, ieri vincenti contro il friabile Modena, salvo reagire presto al colpevole torpore castigato da Tare. Perché la Roma ciabatta non più degna di se stessa, con supplenti demotivati e impresentabili (Delvecchio, Carew, Montella). Capello ha sbagliato i calcoli, palesando una mentalità al risparmio negli snodi cruciali della stagione. Una stagione formicolante rimorsi e sacrificata all'inseguimento della chimera-scudetto. Invece niente. Invece è arrivato lo sfratto dalle coppe, fino allo scempio degli ultimi sogni, responso certificato dal 2-2 che il «panchinaro» Sheva sradica oltre il novantacinquesimo minuto. La Roma sparita deve pensare alla trasferta di Lecce e ai pericoli del derby. Sarebbe assurdo scivolare ulteriormente, però i laziali a Perugia hanno ripreso il volo verso i preliminari-Champions League. Vogliamo svegliare mister Capello?

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