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Oggi il calcio riscopre sapori dimenticati Si gioca tutti alle 15

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E a Braga, poi, teatro di una feroce contestazione del tifo azzurro e della critica in una partitella di accostamento al Mondiale di Spagna, tanto per dire che tifo e critica talvolta ci prendono poco. Bene, a questa comunque inutile amichevole, con un'Italia senza Nesta, Cannavaro, Del Piero, Zambrotta e altri meno rilevanti, dobbiamo comunque un ritorno al passato che ci riempie di tenerezza e di speranza. Oggi, tutti, ma proprio tutti, giocano alle tre del pomeriggio, in Serie A, senza i consueti salti mortali tra un anticipo a rendere acido il sabato sera delle campagne dei patiti del calcio, e la serata successiva da dedicare alla famiglia senza ulteriori problemi. Risparmieremo tempo ed energie mentali evitando di addentrarci in raffinati calcoli, in base al risultato della squadra rivale impegnata ventiquattro ore prima o magari anche meno, il breve spazio tra il pomeriggio e la serata di domenica. La radiolina, che puntualmente, accompagnato la permanenza sulle gratinate dello stadio e che era stata relegata a funzione secondaria perché di molte partite si sapeva già tutto, tornerà ad assumere un ruolo fondamentale, occhio al prato e orecchie alle notizie. Tutti gli attori, ma proprio tutti, saranno lieti di osservare gli orari canonici per la sveglia, la colazione, il trasferimento in pullman, il ritorno in famiglia, senza alchimie per conciliare esigenze desuete. Avrà qualche problema soltanto la bellissima «Diretta Gol» di Sky, nove campi di Serie A collegati, per fortuna mancherà la Serie B, però pensate che girandola, un pomeriggio in poltrona altrettanto gradevole di quello da godere allo stadio. Torneremo presto, purtroppo, al campionato a rate, ai conti in tasca agli altri, quelli che hanno giocato prima di noi. Non farà eccezione il sabato di Pasqua, col posticipo dell'Inter a Perugia, poco gradito dal clero locale. Ma intanto ben venga questa parentesi, felicissima.

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