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Neanche il caldo torrido e le gomme giapponesi hanno potuto far nulla per rallentare il Fenomeno

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Non è stata una gita fuori porta come in Australia due settimane fa. Comunque, il fuoriclasse tedesco ha vinto con estrema autorevolezza, inanellando il quindicesimo risultato utile consecutivo, e se non è stata centrata la seconda doppietta stagionale lo si deve solo ad uno sciagurato errore di Barrichello, inammissibile per un pilota che continua a ripetere di aspirare al titolo. Il successo di Schumi non è stato messo in discussione, quanto il pacchetto complessivo della Ferrari è apparso di ben altra consistenza rispetto a tutti gli altri teams. Difficile, dunque, ipotizzare un degno avversario per l'inafferrabile binomio in rosso. Sul podio, nonostante un secondo posto che fa almeno morale, Montoya era scuro in volto, in quanto aveva avuto modo di capire che con la Williams-Bmw di cui dispone gli sarà impossibile il tentativo di detronizzare Schumacher e ben poca cosa deve essere stata la soddisfazione provata per l'opaca prestazione del compagno-nemico Ralf, comunque appiedato dal cedimento del motore. Al contrario della dignitosa Williams, la McLaren-Mercedes ha confermato di attraversare uno dei momenti più negativi della sua pur gloriosa storia. Lo testimoniano la classifica nel campionato costruttori, è addirittura quinta, ed il secondo ko consecutivo del suo alfiere Raikkonen. Dimostrazione che, oltre alle prestazioni, manca pure l'affidabilità. Trovare le soluzioni a breve per uscire dal tunnel di una crisi simile sembra la più improbabile delle imprese. Nella domenica in cui al club delle deluse si è iscritta anche la Renault, nonostante la gratificazione di avere visto Alonso risalire dall'ultimo posto sullo schieramento di partenza al settimo, la sorpresa positiva è arrivata dalla BAR-Honda, che ha consentito al ritrovato Button di ottenere il primo podio della sua breve carriera. Gli osservatori più attenti, del resto, avevano previsto la crescita di questa scuderia dopo avere analizzato i tempi conseguiti nei test invernali. Meno preventivabile, però, che in avvio di campionato le prestazioni fossero pressoché a livello di quelle della Williams. Adesso non resta che attendere il prossimo Gran Premio del Bahrain, dove fra due settimane la Formula 1 si esibirà per la prima volta, su di un circuito reso insidioso dalla sabbia desertica che sporcherà l'asfalto della pista.

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