Galliani: ho deciso io, c'era il rischio-invasione
Ho parlato con molte persone che erano in campo e ho scelto per il minore dei mali»: così Adriano Galliani svela uno dei dubbi che aleggiavano all'Olimpico subito dopo la sospensione ordinata da Rosetti. È stato il presidente della Lega a prendere la «grande» decisione. «Certo, è stata una decisione difficile. Ho parlato non solo con Rosetti, ma anche con Capello, Baldini, Cinquini: anzi, il telefono cellulare era di quest'ultimo. A me la questura ha detto che la notizia del bambino morto è falsa. Ma ho detto all'arbitro di sospendere, e la partita dunque sarà sicuramente rigiocata perché la decisione è stata presa dalla Lega. Perché ho deciso di far sospendere? Avevo due strade da prendere, ho preso quella che la mia testa e la mia coscienza mi hanno suggerito. Tutte le persone che ho sentito mi hanno detto che c'era il pericolo dei tifosi che minacciavano un'invasione di campo nel caso fosse ripresa la partita, oltre al fatto che i calciatori non volevano giocare». Galliani si esprime con cautela sulle ipotesi di voci infondate diffuse ad arte. «Mi dicono che al diffondere delle voci gli striscioni sono stati tolti contemporaneamente dalle due curve. Tutti quelli con cui ho parlato, da Capello a Cinquini a Baldini, mi hanno detto che il clima rendeva impossibile giocare, e che i tifosi entrati in campo paventavano il caos se si fosse giocato. Persone ben informate mi dicono che è tradizione del derby romano che dietro le porte vi siano i capotifosi delle due squadre». Sull'ipotesi della partita persa per entrambe le squadre. «A quel punto tutti erano per non giocare: se avessero deciso loro sarebbe stata partita persa per tutte e due le squadre, non mi sembrava sportivo. Il cerino è rimasto a me, e mi sono assunto questa responsabilità. Poi, quando sono riuscito, ho parlato con il presidente federale Carraro. Anche lui era pienamente d'accordo con la decisione». Ora resta da decidere quando la partita verrà rigiocata. Il fatto che la gara sia stata interrotta con il benestare della Lega, fa sì che la gara verrò ufficalmente ripetuta. Le date probabili, visti gli impegni delle due squadre tra campionato, recuperi e Coppe, sono due: 7 o 14 aprile se la Roma dovesse uscire dalla Coppa Uefa giovedì prossimo contro il Villarreal proprio qui all'Olimpico, o addirittura a maggio inoltrato se la squadra di Capello dovesse proseguire nel suo cammino in Europa. Le prime indiscrezioni sulla questione smentiscono poi l'ipotesi, paventata subito dopo l'interruzione, di un recupero a porte chiuse. No, quando la partita si rigiocherà, verrà disputata con lo stadio regolarmente aperto ai tifosi che dovranno però, tranne «invenzioni» dell'ultima ora, ripagare per intero il prezzo del biglietto: essendosi disputata, prima dell'interruzione, oltre la metà della gara.