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Italrugby a testa alta con l'Irlanda

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Seppur battuta come da pronostico, l'Italrugby esce da questa sfida a testa alta. Oltre ai 3 punti di De Marigny (32' della ripesa), infatti, con maggiore precisione e attenzione almeno due occasioni azzurre sarebbero potute essere trasformate in meta. Nei primi 10' soffrono gli azzurri, che commettono diverse infrazioni: la scelta dei padroni di casa è la touche, per cercare la meta. Ma ogni tentativo si infrange contro una buonissima difesa azzurra. Un primo break italiano arriva all'11'. Per un paio di minuti almeno Griffen orchestra gli attacchi della propria squadra, con gli sfondamenti dei vari De Rossi, De Marigny, Stoica, Persico che permettono all'Italia di conquistare metri su metri. Ma un tenuto di Bortolami vanifica il tutto con il successivo fischio dall'arbitro. Un'altra ingenuità, al 29', l'Italia la paga carissima. Touche a favore dell'Italia, nei propri 22. Festuccia, tallonatore al posto di Ongaro fuori per un giallo che l'Italia non subiva, con Bezzi, dalla prima partita del Sei Nazioni 2003 contro il Galles, la batte con una palla corta (la «furba») che doveva arrivare a Lo Cicero. La mancata intesa tra le due prime linee azzurre permette a ÒKelly di intercettare per la meta. L'Irlanda sembra ora padrona del campo: approfitta di un leggero sbandamento azzurro al 36', con ÒDriscoll che in azione isolata parte centrale, si allarga sulla sinistra per concludere la corsa in meta, senza ostacoli. Nella ripresa l'Italia riesce comunque a rendersi pericolosa e in diverse occasioni. E dire che la prima azione pericolosa dei padroni di casa, che arriva al 15', avrebbe potuto tagliarle le gambe: dopo un raggruppamento, Stringer riesce ad aprire per l'accorrente Horgan, che sorprende gli azzurri e schiaccia sotto i pali. Già al 16' Denis Dallan avrebbe potuto replicare: ottima iniziativa di Palmer, l'ovale arriva a Bortolami che innesca Dallan, che commette uno scellerato avanti a 10 cm dalla meta. Dopo 3' appare poco chiara la scelta dell'arbitro neozelandese Deaker, che ferma un Masi praticamente in meta, per una mischia a favore dell'Italia. Al 29' straordinario Griffen: centralmente crea il buco con una percussione notevole, ma viene fermato da un placcaggio al collo di ÒDriscoll, fuori per 10'. E fine allo scadere nessun altro pericolo per la difesa italiana. Contro la squadra vittoriosa due settimane fa contro l'Inghilterra, non c'è male.

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