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di OSCAR OREFICI DOMATTINA, per il gioco dei fusi orari, il Gran Premio della Malesia ...

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Le tradizionali avversarie della Rossa, Williams-Bmw e McLaren-Mercedes, oltre alla emergente Renault, attendono la corsa nella terra cara a Salgari con evidente preoccupazione: un'altra esibizione fallimentare le farebbe precipitare in una crisi tecnica e psicologica senza precedenti. Non mancano, però, le variabili che potrebbero sconvolgere i pronostici della vigilia, prima fra tutte il rendimento dei pneumatici. Il successo ferrarista di Melbourne è stato, infatti, anche favorito dalla Bridgestone, tornata alla massima competitività in una domenica ideale, grazie alla temperatura atmosferica primaverile, per fare eccellere le sue gomme. Come la scorsa stagione. Ma a Sepang il caldo sarà torrido e, di conseguenza, le condizioni sarebbero tali da offrire alla Michelin, fornitrice delle antagoniste della Ferrari, una immediata opportunità di riscatto. Discorso comunque teorico, tenendo presenti due fattori: il gran lavoro svolto dall'industria giapponese per evitare gli inconvenienti dello scorso anno ed il rispetto del regolamento imposto dalla Federazione belle battute finali del 2003 alla Michelin, per i cui exploits si era giovata di una interpretazione fantasiosa delle norme. A prescindere da tutto ciò, il nervosismo è palpabile sia alla McLaren, sia alla Williams. Per quanto riguarda la prima, la disfatta australiana ha ancor di più evidenziato la crisi di rapporti tra la Mercedes, non solo fornitrice dei motori ma anche azionista di maggioranza del team, e Ron Dennis, padre-padrone della scuderia. A fronte di risultati così disastrosi la Casa di Stoccarda pretende di incidere di più nelle scelte, sino a ridimensionare il ruolo dello stesso Dennis. Insomma un vero rompicapo dall'esito tutto da scoprire. Nella seconda, invece, sono riesplosi i dissidi fra i piloti, tanto che Ralf Schumacher ha pubblicamente minacciato Juan Pablo Montoya di sbatterlo fuori strada se dovesse comportarsi come a Melbourne. Calma piatta, al contrario, alla Renault dove le aspettative sono solo di crescita ed il terzo posto di Alonso in Australia è stato considerato ampiamente positivo. Per insidiare la Ferrari non manca il tempo. E proprio la Ferrari, dovesse confermare la sua superiorità in Malesia, potrebbe proporre la grande novità stagionale: accettare il confronto in famiglia, a pari dignità, fra Schumi e Barrichello. Pur se l'eventualità di vedere il brasiliano scalzare re Michael dal trono appare remota.

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