DERBY -1 Il capitano giallorosso prenota un gol alla Lazio e pensa alla t-shirt da indossare

..».Totti prenota un gol alla Lazio e, nell'eventualità il sogno si dovesse avverare, prepara l'ennesima t-shirt da sfoggiare sotto la Sud. Il «vi ho purgato ancora» è ormai un pezzo della storia recente del derby capitolino, ma il capitano giallorosso, che poi s'è espresso con il «sei unica» dedicato alla sua Ilary, promette novità in questo senso. «Per il derby potrei anche sfoggiare una nuova maglietta ironica» fa sapere attraverso il suo sito. Ma il derby per la Roma in questo momento è soprattutto una partita da vincere per continuare a sperare in qualcosa e mantenere il secondo posto in classifica che vuole dire molto: forse tutto. Il capitano giallorosso, unico romano vero in campo, ha sempre vissuto il derby in maniera molto particolare. Confessa. «Vero, l'ho sempre sentito molto, ma crescendo le cose sono cambiate. Con l'esperienza, con l'età, l'approccio alla partita si è modificato. Prima scendeva in campo il tifoso e solo poi il calciatore — ammette — quindi dal punto di vista emozionale era più difficile affrontare l'evento. Ora è esattamente il contrario... questione di maturità». Quattro anni di successi contro la Lazio, dimostrano comunque che Totti è cresciuto nel modo giusto e, visto gli ultimi trascorsi, che ha trovato dei compagni di ventura degni di questa stracittadina. Uno su tutti Mancini soprannominato «tacco di Dio» proprio dopo la bellissima rete realizzata alla Lazio nella partita d'andata. E il giovane brasiliano che ha cambiato la Roma parte proprio da lì. «Sono molto felice per quel gol — ha detto Mancini ai microfoni di Sky — ma il mio primo pensiero per domani è vincere a prescindere da un mio gol: se poi dovesse succedere... sarò ancora più contento». L'obiettivo è sempre lo stesso: vincere e sperare nel «botto» del Milan. «Contano solo i tre punti e mi impegnerò per aiutare la squadra per contribuire alla vittoria con o senza un mio gol». Mancini racconta l'atmosfera derby, una partita imparagonabile a qualunque altra. «Come sono arrivato ho sentito parlare del derby, quattro mesi prima che ci fosse già me ne parlavano tutti e ho capito quanto sia sentito qui a Roma». Punta tutto sulla Roma, ma chiede ai suoi di tenere d'occhio la Lazio. «È una grande squadra, con grandi giocatori, ma per noi è troppo importante la vittoria. L'obiettivo è andare in campo per i tre punti: li vogliamo». Derby, campionato, zona Champions, ma nell'aria c'è anche la questione societaria che, inevitabilmente, interferisce nella testa dei giocatori. «È un momento difficile — spiega il brasiliano — ma ora ci hanno promesso che entro due mesi ci verranno saldati tutti gli stipendi arretrati. Noi dobbiamo crederci e cercare di fare in modo che questa situazione non influisca sul nostro rendimento». Già, ma come la mettiamo con i russi? «Tutti vorremmo un appoggio, e soprattutto chiarezza. Così potremmo giocare più tranquilli, e continuare a farlo bene». Appoggio morale che potrebbe arrivare oggi quando Sensi, come da routine, andrà a Trigoria a salutare la squadra. Tra le «chicche» del derby che si giocherà domani, anche l'esordio del rumeno Chivu: all'andata era infortunato alla spalla ed è stato costretto al forfait. «È il mio primo derby e mi ha colpito molto — racconta Chivu — quanto sia sentito dalla gente in città. L'aria che si respira per la strada, l'atmosfera che c'è intorno a questa partita è incredibile». Insomma anche Chivu è stato rapito dal fascino della Capitale e quando gli viene chiesto di esprimere un desiderio, non ha dubbi: «Vorrei regalare uno scudetto al presidente Sensi».