Titolo, si cerca uno spiraglio Pressing sulla pista romana
E la Lazio, anche quella societaria, ritrova il sorriso. Oggi prima sessione del Cda tecnico (lunedì la seconda tranche) destinato a far decollare l'aumento di capitale da 120 milioni: si partirà probabilmente ad aprile, ma le prossime ore saranno quelle decisive per definire il prezzo di emissione delle azioni (e il numero), dare l'ok al prospetto informativo e completare il quadro delle formalità burocratiche chiamate ad accompagnare la complessa operazione. E da Milano, fanno sapere ambienti borsistici, sarebbero pronti a riammettere il titolo alle contrattazioni, magari a inizio settimana dopo le delibere del Cda. Tanto meglio se nel frattempo arrivassero anche le contestuali garanzie economiche, quelle che congelano il titolo a Piazza Affari. La Lazio, tra l'altro, per stabilire il prezzo di emissione gradirebbe comunque valutare l'andamento della quotazione: per questo l'Ad Masoni è in costante contatto con la Borsa. Altrimenti si farà riferimento all'ultimo prezzo pre-sospensione. E intanto a Roma si sta mobilitando un imprenditore vicino all'orbita di personaggi storicamente biancocelesti (Fini-Previti): tutto è legato alla concessione di alcuni appalti, ma il facoltoso personaggio, per ora top-secret, sarebbe pronto a rilevare il 29,9%, con l'ausilio di altri personaggi, chiedendo supporto ai piccoli azionisti per chiudere il cerchio. Sono ore di riflessione, certo, anche se qualcuno sembra comunque orientato ad accettare il consiglio di Stefano Ricucci, che confermerà il suo 2-3% e sottolinea che «se almeno 20 imprenditori facessero come me, la Lazio andrebbe bene». Bnl alla fine ci sarà: presenza strategica, certo, non partecipativa, per non vedere diluita la quota. E l'interesse per il club resta immutato, in Svizzera (dopo l'Ubs spunta anche il Credito Lionese) e in Olanda: sono i sette giorni decisivi per definire la posizione degli imprenditori che continuano a muoversi sotto traccia per garantirsi l'ingresso nel club. Nessuna novità sul fronte-giocatori: ancora non c'è l'accordo sui 5 mesi di stipendi pregressi. Ieri, infine, Felice Pulice, storico dirigente biancoceleste ha reso visita al tifoso bianconero accoltellato dopo Lazio-Juve e ricoverato al San Giacomo.