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IL PRIMO allenamento dell'era post 200 gol in serie A di Roberto Baggio non è stato proprio uguale a tutti gli altri.

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Il fuoriclasse di Caldogno è stato preso d'assalto dai fans che lo hanno atteso ai cancelli del campo d'allenamento di Ospitaletto sin dal mattino. Per tutti Roby ha avuto un sorriso e un 'graziè per i mille complimenti ricevuti, ma indubbiamente l'assalto è stato pesante. Stremato e annusando la possibilità che i giornalisti lo attendessero in campo in tempo per l'inizio dell'allenamento pomeridiano, per chiedergli come avesse accolto la notizia dell'apertura di Trap nei suoi confronti, Roby ha attuato uno stratagemma. È arrivato a Ospitaletto una manciata di minuti prima dell'inizio della seduta di lavoro, è entrato nel parcheggio a tutta velocità e ha parcheggiato a poco più di un metro dalla porta d'ingresso dello spogliatoio: dribbling ai cronisti perfettamente riuscito. «È un'idea di Trapattoni, se ritiene che quello è il modo di festeggiarlo... Io come tutti spero che giochi un altro anno». Franco Carraro lascia carta bianca al ct della nazionale sulla possibilità di convocare il numero 10 del Brescia per l'amichevole che l'Italia giocherà il 28 aprile contro la Spagna: un'occasione per una festa d'addio a Baggio. Una partita «di addio» alla carriera in maglia azzurra per Roberto Baggio con la Nazionale non sarebbe una cattiva idea. Lo ha affermato l'ex ct della Nazionale Azeglio Vicini, conversando con i giornalisti al termine del Consiglio federale della Federcalcio a proposito delle voci di un eventuale incontro di fine carriera per l'ex codino in maglia azzurra. «Roberto Baggio è ed è stato un grande giocatore. L'ho avuto con me in Nazionale. Lo seguo con sempre maggiore interesse. Ma una decisione del genere -ha detto Vicini- spetterà sicuramente al commissario tecnico Giovanni Trapattoni. Non sarebbe male una gara d'addio alla grande per lui».

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