IERI SI È CONCLUSA LA TIRRENO-ADRIATICO
Nel ciclismo non si era ancora visto, quindi Petacchi si può ascrivere questa innovazione. Vedremo se il più forte velocista del momento riuscirà a ripetere il bel gesto nella corsa più importante di primavera, la Milano-Sanremo. I presupposti ci sarebbero: in volata la superiorità di Petacchi è quasi imbarazzante. Nessuno riesce neanche ad affiancarlo, figurarsi a batterlo. Anche ieri Zabel, l'ultimo che ha vinto una volata contro Petacchi (alla Parigi-Tour), non ha potuto vedere che le terga dell'italiano, e si è dovuto accontentare del secondo posto. E in giro non si vede chi potrebbe battere lo spezzino in volata. Inoltre, Petacchi ha dimostrato in questa Tirreno di essere migliorato nella tenuta in salita. Il secondo nome per la Sanremo viene sempre fuori dalla corsa dei due mari, ed è quello di Bettini. Paolino ha vinto la Tirreno, con qualche patema nell'ultima tappa (consueto arrivo a San Benedetto del Tronto). A insidiarlo c'era Freire, che con 7" di ritardo ha tentato in tutti i modi di guadagnare gli abbuoni che gli avrebbero permesso di superare l'italiano. L'iberico ha conquistato 2" al primo traguardo volante, e a quel punto gli sarebbe bastato un secondo posto all'arrivo per vincere la Tirreno. Ma il successo di San Benedetto era troppo ambito perché venisse lasciato spazio agli altri: e così Freire non è andato oltre il nono posto, lasciando a Bettini gli onori della vittoria.