Dopo Reggio e la fuga del Milan, la Roma cerca conferme in campionato e sul fronte societario
Dopo il pareggio-sconfitta contro la Reggina e l'enpasse delle ultime settimane sul fronte societario, la Roma tutta vuole ripartite. Lo dice la squadra con Candela che esterna un sentimento diffuso all'interno dello spogliatoio giallorosso e lo sperano i legali della Roma in attesa del contatto decisivo con i russi della Nafta Moskva per una trattativa arrivata al punto di svolta: si chiude, in un senso o nell'altro. Partendo da vicino, la Roma punta sul derby per rimettersi in piedi dopo lo svenimento del Granillo. C'è il derby e la ripartenza non potrebbe avere blocco migliore. «Intanto battiamo la Lazio — dice convinto il francese Candela — poi vedremo. Già da domenica dovremo iniziare il nostro riscatto. Mancano nove giornate e per noi dovranno essere nove finali: dobbiamo vincerle tutte e poi vedere quel che succede». La squadra non molla e nonostante i sette punti di ritardo dal Milan, continua a sperare. «Noi non molliamo anche se mi rendo conto — dice l'esterno ritrovato — che è difficile. I passi falsi con le piccole? È solo un problema di concentrazione, su questo non ho dubbi. Altrimenti è impossibile spiegarsi perché, una squadra forte come la nostra, non riesca a fare risultato in certe situazioni e contro avversari decisamente alla nostra portata». Candela non crede al fatto che il Milan quest'anno sia troppo forte. «Certo, il Milan può anche continuare così, perché è una squadra forte che sta facendo grandi cose. Ha già dimostrato il suo valore venendo a vincere all'Olimpico e facendo lo stesso in casa Juve, ma è nostro dovere sperare in uno scivolone. La Uefa? È una competizione alla quale teniamo molto e lì vogliamo rifarci». Ennesimo giorno d'attesa invece per quanto riguarda la trattativa con i russi della Nafta Moskva che fanno capo al magnate moscovita Suleiman Kerimov. I legali hanno tutte le carte pronte e sono in attesa del passo decisivo verso la conclusione in un verso o nell'altro. Dopo il verdetto delle elezioni russe, che aveva bloccato le trattative, un nuovo impulso è atteso nelle prossime ore. I russi non hanno ancora confermato l'incontro in programma per domani a Roma e i legali della Nctm non possono far altro che aspettare. Continuano invece, su un'asse parallela, le manovre di Capitalia per assicurare la Roma nel caso non si dovesse chiudere la trattativa con i russi. L'istituto di credito avrebbe garantito parte della ricapitalizzazione eventuale (che la Roma deve preparare prima dell'assemblea degli azionisti del 16 aprile, ndr), il restante sarebbe un onere attualmente a carico del presidente Sensi. Già, perchè la cordata «romana», paventata da Capitalia, in realtà ancora non esiste e proprio su questo fronte l'istituto di credito continua a sondare il terreno tra gli imprenditori della capitale. Ieri intanto il titolo giallorosso ha ceduto il 4,19% chiudendo con un prezzo di riferimento di 1,487 euro. Infine va verso una soluzione «lenta ma cash», la vicenda legata al credito che Zamparini vanta nei confronti di Sensi: 7,8 milioni di euro. Ieri il presidente del Palermo ha concesso ulteriore tempo al numero uno giallorosso, ma preteso comunque soldi e non giocatori in cambio.