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Panucci, multa da 120 mila euro Capello: ho fatto tanto per lui

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Capello e la Roma tutta contro Panucci. Il tecnico gialloroso si sente tradito dal suo pupillo e la società userà la mano pesante per il difensore che si è rifiutato di entrare in campo al momento della sostituzione (attorno al 20' della ripresa) nel match pareggiato dalla Roma domenica al Granillo di Reggio Calabria. Una multa da quasi centoventimila euro, il massimo consentito al club giallorosso (l'ammenda non può superare il 30% dell'importo lordo dello stipendio mensile, ndr) che, qualora la cosa si dovesse riverificare, potrebbe chiedere la rescissione del contratto per giusta causa. Capello ci è andato giù pesante: «Sono cose che risolveremo all'interno dello spogliatoio — dice il tecnico sull'argomento — Panucci verrà multato, ovviamente. Credo di aver fatto molto per lui, ma certe scelte vanno accettate. Cassano? No, con lui tutto a posto, quel vaffa... non era per me e qualcuno ci ha speculato sopra». Ma non solo la società contro il difensore azzurro reo d'aver «tradito» la maglia giallorossa. Ieri tutta la città s'è scagliata contro Panucci, l'etere capitolino infuocato, la gente non parlavano d'altro e la domanda ricorrente era ed è: perché? Probabilmente il fatto che Capello, nonostante avesse Zebina diffidato, ha preferito mandare in campo il francese. «Stavolta glielo devi dire...» avrebbe urlato Panucci a Galbiati (il vice di Capello, ndr) prima dell'inizio del match. Insomma tutta una serie di tensioni sfociate poi nel «no» durante la partita del Granillo. Supposizioni, s'intende, perché Panucci ieri non ne ha voluto sapere di repliche o spiegazioni. Il suo procuratore Oscar Damiani ha fatto sapere che Panucci non commenta la vicenda. Lecito, come i fischi che lo accoglieranno domenica al derby... premesso che Capello decida di farlo giocare. Tiz. Car.

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