All'Olimpico arbitrerà Collina

In questi casi, infatti, le loro scelte paiono quasi sempre appropriate. E così è anche stavolta, con la finale di andata di Coppa Italia affidata al nostro fischietto n.1, Collina, l'unico in questo momento in grado di scendere nella fossa dei leoni Olimpico, dove il pubblico biancoceleste attende con il dente avvelenato qualunque arbitro gli capiti a tiro, giustamente adirato per gli errori che alla sua squadra sono costati almeno 10 punti. Su tutti ricordiamo il gol annullato a Cesar da Trefoloni col Chievo; gli errori commessi sempre del senese con l'Udinese; il gol annullato da Racalbuto a Stankovic sullo 0-0 in casa del Milan; il gol annullato da Bertini a Fiore sullo 0-0 a Siena; il rigore non dato da Racalbuto allo scadere della gara di Modena e quelli non concessi da Saccani contro la Samp all'Olimpico. In entrambe le gare in cui quest'anno Collina ha diretto la Lazio ha avuto il cartellino rosso facile: a Roma col Chievo espulse frettolosamente per doppio giallo Liverani; a Reggio Calabria, sullo 0-1, Muzzi, uscito prima dalla barriera. Occhio, dunque, alle infrazioni regolamentari e al gioco duro, mentre per le proteste il viareggino assume un atteggiamento più paterno. L'ultima volta in cui Collina diresse la Lazio in Coppa fu la semifinale di ritorno dell'anno scorso vinta dalla Roma, in cui ci fu un rigore per parte non dato che poteva starci e l'1-1 di Stankovic annullato per un fuorigioco che non c'era. Curioso il fatto che il viareggino dirigerà la Juve per la seconda volta consecutiva in tre giorni dopo che, fino a Roma-Juve del recente 8 febbraio, quest'anno non l'aveva mai trovata. Supercoppa Italiana estiva a parte (Juve vincente a New York sul Milan ai rigori), quest'anno i bianconeri hanno perso entrambe le gare in cui sono stati diretti da Collina: 4-0 con la Roma, 1-3 col Milan. L'ultima in cui la Juve lo ebbe in Coppa risale ad un'altra finale di andata, allora giocata a Torino col Parma due stagioni fa: 25-4-2002, Juve vincente per 2-1 (poi però la Coppa prese la strada dell'Emilia poiché nel ritorno il Parma vinse per 1-0).