di MARCO GIULIANI MILANO — «La partita con la Juventus non è decisiva ma molto, molto ...
è la fotografia che fa Carlo Ancelotti allo Juventus-Milan di questa sera. «Se invece loro vincono possono rientrare prepotentemente in gioco - ha detto Ancelotti in conferenza stampa a Milanello - Davanti hanno Di Vaio che è forte e metteranno in campo tutto per rientrare in corsa. Noi vogliamo giocare a Torino come nelle ultime partite, mettendo in mostra tutte le nostre qualità». La Juve arriva allo scontro di questa sera fresca di eliminazione in Champions League, meglio o peggio per il Milan? «Avrei preferito una Juve diversa, una Juve qualificata. In questa situazione tirerà fuori ancora più energie». Che atmosfera c'è a Milanello? «La stessa atmosfera prima di Roma-Milan, anche se prima di quella partita c'era più preoccupazione, adesso siamo in un ottimo momento». Ancelotti vuole vedere lo stesso Milan che sconfisse la Roma all'Olimpico? «A me basterebbe vedere quello che ha battuto la Lazio all'Olimpico, che pure non spettacolare è stato molto intelligente e contro la Juve l'intelligenza, insieme all'ordine tattico, sarà la cosa più importante. Quella di sapere aspettare è una componente fondamentale per la partita contro i bianconeri». Vuol dire che oggi il Milan non cercherà lo spettacolo e farà una gara difensiva? «No, non è nostra intenzione giocare in difesa. Vuol dire soltanto essere precisi, evitare di prendere contropiede. Con la palla tra i piedi giocheremo come sempre. L'anno scorso a Torino fummo sorpresi dalla loro aggressività e questo è un dato che abbiamo considerato». L'anno scorso, a questo punto della stagione, il Milan mollava la corsa scudetto, che cos'è cambiato? «Spendemmo troppo nella prima parte di stagione, col preliminare, la Champions e un grande girone d'andata. Adesso abbiamo una rosa migliorata che ci ha dato la possibilità di gestire meglio tutti i giocatori. E poi tiriamo da fuori, un'arma in più rispetto all'anno scorso». Che dubbi vive Ancelotti alla vigilia? «Il recupero di Seedorf è completo, quindi i dubbi sono legati al fatto che alcuni giocatori non hanno recuperato dallo sforzo di mercoledì contro lo Sparta Praga. Se Nesta, Pancaro, Gattuso, Pirlo e Kakà non recuperano, non giocano, ma da qui alla partita mancano ancora molte ore e penso che riusciranno a farcela». La Juventus rimaneggiata giocherà come lo Sparta Praga nel primo tempo di mercoledì? «No, io penso che faranno una partita molto aggressiva a centrocampo, cercando di limitare le fonti del gioco e favorire gli inserimenti di Di Vaio e Nedved». Quanto conterà sapere già il risultato della Roma? «Niente».