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di FABRIZIO MARCHETTI PIANO-Baraldi, slitta l'accordo sulla proroga.

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La Lazio, al momento, non ha infatti la facoltà per poter sottoscrivere e raccogliere proposte di alcun genere. Non sono stati quindi i cavilli giuridici, o la mancata conformità alle norme Consob del documento preparato dai giocatori, a determinare la risposta negativa della società. Il club, anzi, condivideva il contenuto dello stesso piano, che è stato oggetto di studio anche nell'ultimo Cda. La marcia indietro societaria è sta dettata, chiaramente, dagli enigmi che presenta l'aumento di capitale ormai alle porte. Per i giocatori, invece, ora il nodo è rappresentato dalle garanzie, ritenute essenziali, per poter assumere qualsiasi impegno di sottoscrizione: in particolare si parla del pagamento di alcune mensilità arretrate. Fino a oggi, comunque, non si è mai parlato di messa in mora. Intanto la società lavora sulla ricapitalizzazione: contatto con Ligresti, per strappare l'ok sulla sottoscrizione, nelle prossime ore il presidente Longo sarà negli uffici di Capitalia per verificare i margini d'azione e le strategie dell'istituto di credito che non consorzierà (attraverso Mediocredito) l'aumento. Lunedì Cda per l'approvazione della semestrale. Tifosi in fermento e al lavoro per l'ipotesi relativa all'azionariato popolare. I potenziali investitori esteri sono in stand-by: attesa per il piano industriale e per i dettagli relativi all'aumento di capitale. In Borsa leggero calo (-2,48%) con controvalore modesto.

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