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SI PARTE DALLO 0-0 DELL'ANDATA (20.45, ITALIA1)

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Milan, assalto allo Sparta con Inzaghi-Shevchenko

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Il centrocampista, subito dopo la gara con la Sampdoria ha lamentato un risentimento muscolare alla coscia. Stasera c'è lo Sparta Praga (stadio Meazza, ore 20.45). Carlo Ancelotti si sofferma sulle insidie di questa partita: «Siamo favoriti. Stiamo attraversando un ottimo momento e nella gara d'andata abbiamo dimostrato di essere più forti. Però, quella di stasera è una sfida delicata. Servirà molto spirito e molta attenzione». Di certo, alla luce dell'assenza di Seedorf, cambierà qualcosa a livello di formazione, ma non certo l'impalcatura rossonera. Tra i convocati, oltre all'olandese, non compaiono neanche Redondo e Simic. La formazione, detto ciò, pare scontata, con Cafu e Kaladze esterni di difesa, Nesta e Maldini centrali. Pirlo playmaker di centrocampo davanti alla difesa, con Gattuso e Ambrosini, mentre il brasiliano Kakà agirà dietro le due punte Shevchenko e Inzaghi, con il danese Tomasson pronto a subentrare a gara iniziata. C'era una volta Inzaghi, l'egoista. «Al Milan non devo considerarmi titolare. È giusto che lotti per conquistare un posto, come fanno tutti: il Milan ha una rosa ricca di grandi talenti, di giocatori importanti e bisogna pensare al bene del gruppo prima che a se stessi». L'attaccante milanista ha parlato del suo momento e di quello della sua squadra: straordinari entrambi. Lui si sente bene ed è pronto a mettersi al servizio di tutti gli altri per fare ancora più grande il Milan: «Per fare bene c'è bisogno di tutti. Con Pancaro mi unisce una grande amicizia, anche fuori dal campo. C'è un feeling particolare. In settimana si scherzava su quando avrebbe fatto un cross, che potesse servire per una mia rete...è arrivato».

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