PROGETTO DELL'ADIDAS «IMPOSSIBLE IS NOTHING»
L'Adidas, una delle aziende più impegnate nel settore dell'abbigliamento sportivo, ne ha scelto uno che, senza trascurare l'impiego di grandi nomi di fama mondiale, prevede il sostegno a tante piccole iniziative a favore di realtà e sport minori. L'idea è stata presentata a Roma da Umberto Pieraccioni di Adidas Italia e prevede, ad esempio, per la Capitale il ripristino, nell'incantevole quadro delle Terme di Caracalla, della pedana del salto in alto, la stessa sulla quale si sono allenati i grandi protagonisti delle Olimpiadi di Roma del 1960. In questi giorni l'Adidas ha lanciato una campagna pubblicitaria caratterizzata dallo slogan «Impossibile is Nothing» (nulla è impossibile) proponendo in televisione uno sport nel quale si assiste ad un confronto pugilistico tra il grande Muhammad Ali e la figlia Laila, a sua volta pugile in attività. Si ricorda come Ali, che allora si chiamava ancora Cassius Clay, non fosse certamente favorito quando ha incontrato Sonny Liston nell'ormai lontano 1964. Lo sport è un piccolo capolavoro tecnologico perché mescola le immagini, indimenticabili ed irriproducibili, del grande Alì e quelle di sua figlia Laila, come se stessero davvero affrontandosi. Una bella testimonianza l'ha offerta Pino Maddaloni, il campione di judo che ha conquistato la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Sydney, ed al quale la Adidas ha offerto un tatami nuovissimo da installare nella sua palestra di Napoli. Importante e significativa l'azione di supporto che la Adidas offre all'attività degli Special Olympics, che partecipano sia alla Paraolimpiadi che a molte altre manifestazioni internazionali. Alcuni filmati a la testimonianza diretta di alcuni atleti hanno commosso gli intervenuti Tra questi c'erano anche i genitori di Marta Russo, al cui nome la Federazione Italiana Scherma ha deciso di intitolare, ricordando la specialità favorita dalla ragazza romana uccisa nei viali dell'Università, il titolo italiano del fioretto femminile. Particolarmente interessanti le parole di Fabrizio Macchi, che pedalando con una gamba sola, è stato protagonista di alcune imprese significative. Tra i dieci interventi già decisi a favore del piccolo sport, oltre alla pedana delle Terme di Caracalla, ci sono una palestra a cielo aperto da realizzare a Nuoro, una pedana di scherma ed una materassina per il karate rispettivamente a Stefano di Rogliano (Cosenza) ed a Montagnano (Campobasso) ed altre iniziative a Genova, Venezia, Andria e Francavilla Fontana. Da ricordare anche il sostegno offerto dalla Adidas alla «Corsa di Miguel», una manifestazione realizzata da un gruppo di giornalisti romani appassionati della maratona. Non è stato trascurato nemmeno l'aspetto religioso. C'è anche, con l'aiuto dell'azienda tedesca, anche un progetto multimediale in collaborazione con la Libreria Editrice Vaticana che diffonderà una raccolta dei discorsi tenuti da Giovanni Paolo II nei 25 anni del suo pontificato. Nell'iniziativa della Adidas è stato anche coinvolto una specie di Senato del giornalismo sportivo italiano, come garante della serietà dei vari interventi. Dalla manifestazione, sobria ed essenziale, è scaturito un messaggio di concretezza. Se la pubblicità viene fatta in questo modo non c'è che da applaudire.