Montella: «Roma, torno per lo scudetto»

Era nell'aria, Capello lo aveva praticamente annunciato dopo la sfida contro l'Inter ed alla fine così è stato. L'aereoplanino festeggia la sua prima convocazione dopo quel 23 novembre che lo ha visto protagonista a Bologna con un gol e dopo un calvario fatto di una operazione al ginocchio e di un fastidioso problema muscolare al polpaccio ed il relativo recupero. Sabato ha rotto il ghiaccio con i novanta minuti giocando con la Primavera e questa mattina partirà insieme al gruppo per Villareal con una valigia piena di sogni e speranze e di ambizioni da protagonista. «La partita con la Primavera è stata una buona prova dal punto di vista fisico, adesso sono pronto a rientrare in prima squadra». L'attaccante esordisce così in una intervista rilasciata al Roma Channel, proprio da dove aveva lasciato: il campo. «È stata una gioia immensa tornare a giocare, anche se con i ragazzi è più difficile perché hanno altri ritmi e si aspettano tanto da te». Il numero nove giallorosso, si è sempre espresso alla grande nella seconda parte del campionato, guarda caso, quella che adesso spetta alla Roma. «Diciamo che esco fuori quando gioco. Scherzi a parte, spero di dare il massimo in questo finale di campionato, abbiamo cinque punti di distacco e sono sicuro che possiamo ancora farcela. Certo, ci auguriamo che il Milan rallenti, anzi, direi che un calo dopo aver corso tanto è quasi fisiologico». Anche senza Montella in campo, la Roma di questa stagione corre, gioca, segna e vince. Quasi si può dire che sia una delle più belle degli ultimi tempi. «Che faccia molto spettacolo mi pare evidente, diciamo che potrà essere considerata la più bella se vincerà qualcosa. ll grande rammarico di quest'anno è che in una squadra forte e che gioca come la Roma è un peccato non esserci. Sono felice di essere di nuovo a disposizione, abbiamo rispettato i tempi di recupero anche se in cuor mio speravo di rientrare in campo prima». Intanto domani sera in Spagna c'è da superare l'ostacolo Villareal e con Totti e Del vecchio out ed un Cassano disponibile, ma malconcio, salgono le quotazioni di Vincenzino. «Io spero di giocare, ma se così non fosse non farei drammi, so che devo avere pazienza». E se il momento arrivasse domenica a Reggio Calabria, sarebbe un doppio festeggiamento in quanto Montella taglierebbe il traguardo delle 200 presenze in serie A con ben 110 reti all'attivo. Decisamente niente male per uno che poi non sempre gioca gli interi 90 minuti di una gara. «Diciamo che quasi mai ho giocato per 90 minuti. Sono sincero, non mi piace guardare i numeri. So che ci sono, nessuno li può cancellare e mi fa piacere quando vengono ricordati. Non sapevo neanche di aver raggiunto 199 presenze nella massima serie. La stagione più bella? «Tutte hanno un significato particolare. Quella dello scudetto è stata davvero memorabile, ma anche la mia prima stagione a Roma». Ultimamente Cassano è stato paragonato a Maradona. «Io sono un fan di Cassano da quando faceva le cassanate. Il paragone con Diego? È sicuramente il giocatore che più gli si avvicina in questo momento». Montella uomo maturo, alle soglie dei trent'anni il che vuol dire tempo di bilanci. «Mi sento ancora giovane, ultimamente poi mi sono riposato parecchio, è come mi si fosse allungata la vita». Gli avversari a questo punto sono avvertiti: il top gun è tornato.