LA SODDISFAZIONE DI TODT

Detta così sembra la scoperta dell'acqua calda, ma il direttore generale della Scuderia ha spiegato in questi termini quale secondo lui sia la vera ragione di fondo per cui la Ferrari anche quest'anno si annuncia sulla scena mondiale come vincente. «Se mi chiedete quale sia il nostro segreto - ha spiegato Todt - io vi rispondo che in realtà il segreto non esiste. Non c'è una formula magica che ci permette di fare miracoli. C'è semmai la semplice convinzione in un metodo di lavoro. Ecco, se c'è un segreto è quello di cercare di fare le cose bene, al meglio». Invece le gomme hanno fatto un lavoro straordinario a conferma che «la serietà e l'impegno pagano sempre». È alla luce di questa metodo di lavoro che la Ferrari dopo il gp trionfale di Melbourne ha comunque passato oltre un'ora del dopo gara ad analizzare nel dettaglio ciò che, in un gran premio così positivo, poteva comunque essere migliorato. «Constatato che il potenziale c'è e che questa è una macchina straordinaria - ha spiegato Todt -. Perchè a Melbourne è stato impressionante vederla girare costantemente sotto l'1'25. Ma la cosa che mi è piaciuta di più è stato vedere dopo la vittoria l'attenzione con la quale i piloti e gli ingegneri hanno partecipato alla riunione del dopo corsa per capire cosa non ha funzionato e per analizzare come e dove sia possibile migliorare certi aspetti della prestazione. C'è sempre qualcosa da migliorare, anche dopo una buona gara. Ecco, forse è questo il segreto, e lo dico con orgoglio: questo metodo di lavoro porta i suoi frutti. Lo ripeto: se prendiamo la Bridgestone e i commenti fatti, eravamo già stati dati per sconfitti. Invece i fatti dimostrano che non è così».