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Del Piero: Juve, col Deportivo serve l'impresa

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In attacco Alex con Di Vaio: dobbiamo giocare in modo perfetto. Idea-Legrottaglie a centrocampo

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È il termine che usa Del Piero per inquadrare la situazione di Juventus-Deportivo, che deciderà domani il destino europeo dei bianconeri. Un termine che la dice lunga sullo stato d'animo della squadra di Lippi alla vigilia del «dentro o fuori». La fiducia, come spiega anche il tecnico, non viene mai meno alla Juventus, «tanto più quando stiamo attraversando un periodo non positivissimo», ma è lui stesso ad ammettere, con molta onestà intellettuale, che non sa quale Juventus si troverà di fronte oggi, se quella sbandata del primo tempo di Brescia oppure quella irresistibile del secondo. «Se sapessi il motivo di questi cambiamenti, avrei già operato e non avrei dato le dimissioni cinque anni fa, quando non sono invece riuscito a raddrizzare la squadra. Noi a Brescia abbiamo espresso tutto il bello e il brutto di noi stessi. È evidente che ci vorrà un'altra partita rispetto a La Coruna ma è anche vero che i risultati dicono che il Deportivo è una squadra che fuori fa altri risultati». Questo particolare, come dice Lippi, è uno di quelli «su cui basare le nostre sicurezze». Molte altre, la Juventus strana di quest'anno non ne ha, come ammette Del Piero: «È chiaro che dovremo essere attenti, compatti, decisi e veloci e iniziare la partita in modo molto diverso rispetto a La Coruna. Lo sappiamo bene, ci vorrà una partita perfetta, perché il Depor non è una squadra che ha azzeccato una stagione, è ormai una realtà stabile del calcio spagnolo da anni e sa tenere molto bene la palla». Lippi, d'altronde, indica nella «prova dei campioni, che, se è di alto livello, trascina anche i giocatori normali» la carta vincente di stasera (ore 20.45, Sky1). Del Piero ci è rimasto male per il gol fallito all'andata: «Soprattutto dopo aver letto che tutti me l'avete fato pesare. So benissimo che con quel gol oggi staremmo a parlare di una partita diversa, ma magari invece avremmo perso 4-1». Sta di fatto che gli uomini sono più che mai contati e che Lippi incrocia le dita nella settimana decisiva per la stagione (domenica arriva il Milan): Trezeguet, Maresca, Birindelli, Zambrotta, Iuliano, più Conte squalificato guarderanno la partita dalla tribuna e, tranne l'ex capitano, non saranno disponibili nemmeno per il big match di domenica sera. Il tecnico pensa a Legrottaglie a centrocampo. Ma Del Piero ammonisce: «Sarà importantissima la testa». Giallo sulla convocazione di Tudor: prima dentro, per un'ora, poi di nuovo fuori. Un errore che non cambia l'assalto bianconero al fortino spagnolo.

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