«QUANDO sono arrivato nessuno credeva in me, per fortuna io non ho mai perso la fiducia nei miei mezzi».
Poi, a forza di gol e assist, si è conquistato la stima di Fabio Capello che di lui dice: «In quel ruolo è il migliore». E ieri sera con l'Inter lo ha dimostrato, mettendo a segno la prima doppietta «italiana», due gol che hanno consentito al brasiliano di arrivare a quota 8 reti in campionato: «Ringrazio Dio e la squadra per questa doppietta. Non mi aspettavo di segnare tanti gol al mio primo anno nella serie A italiana. Però non guardo solo ai risultati personali, sono felicissimo soprattutto per questa vittoria». Se Mancini segna tanto è anche merito della classe di Totti e Cassano, che aprono varchi importanti nelle difese avversarie: «Quei due sono davvero straordinari. E io quando mi spingo in attacco provo a fare il massimo». E contro l'Inter Mancini l'ha fatto, anche grazie a un piccolo talismano: «Sotto la maglia da gara, indossavo la maglietta rossa messa in occasione del derby. Mi porta fortuna. Il calo di concentrazione sul 2-0? Contro squadre come quella nerazzurra è normale che ci sia». Poi l'esterno brasiliano ha analizzato la posizione in classifica della Roma, dicendo di non pensare al Milan: «Non dobbiamo curarci di cosa fanno i rossoneri. Dobbiamo solo pensare a noi stessi. Dobbiamo rimanere concentrati, provando sempre a giocare come fatto contr l'Inter: attaccando sempre, praticando un gioco d'attacco. Sperando di continuare a vincere». L'occasione buona per la Roma potrebbe arrivare la prossima settimana: l'ottava di ritorno propone lo scontro diretto Juve-Milan: «Speriamo che la Juventus ci faccia un favore, magari fermando il Milan. Noi comunque dobbiamo pensare solo a giocare bene contro la Reggina». Cercando di non ripetere il passo falso di Ancona: «Contro i dorici abbiamo sciupato una buona occasione. Ma non dobbiamo più pensarci. L'abbiamo rimossa. Sono cose che capitano nel calcio. Ora dobbiamo solo continuare a far bene». Dan. Dim.