Bufera di neve, Lazio a riposo
Il vero spettacolo non è per le giocate di Lopez e Signori, per le veroniche di Nakata o per i colpi di testa di Corradi e Tare ma solo per i pochi turisti giapponesi che girano per il capoluogo emiliano a caccia della foto ricordo delle torri innevate. Gli altri restato tutti delusi. Dai tifosi del Bologna a quelli biancocelesti partiti con un treno speciale all'alba e costretti a fare avanti e indietro sulla linea ferroviaria per Milano fino alla decisione dell'arbitro Messina. Per loro la buona notizia che Trenitalia rimborserà il prezzo del biglietto per la prossima trasferta della Lazio ma resta la mattinata trascorsa nell'incertezza di una partita che poi non si sarebbe disputata. Del resto a Bologna nevicava da almeno dodici ore e, dopo un'intera notte e nonostante i teloni di protezioni stesi da un paio di giorni dalla società felsinea, il terreno di gioco era assolutamente impraticabile. Anche perché le previsioni sulle condizioni del tempo erano tutt'altro che confortanti. Inutile togliere le coperture e cercare di spalare almeno mezzo metro di neve perché ci sarebbe voluto troppo tempo (almeno due o tre ore), nel corso del quale si sarebbe tornati al punto di partenza. E lo stesso problema c'era anche per rendere agibili le tribune invase dalla neve. Alle 10.45 la sentenza definitiva del fischietto di Bergamo: «Non si può giocare». La decisione è arrivata dopo un sopralluogo a cui hanno partecipato l'arbitro, i suoi collaboratori, il ds Cinquini e il capitano Favalli per la Lazio, il team manager Marocchi e il capitano Signori per il Bologna. Del resto le condizioni del terreno di gioco non lasciavano spazio all'ottimismo: la gara non si è potuta recuperare nemmeno oggi. Alle 15 Messina è tornato allo stadio ma si è arreso all'evidenza di una nevicata che ha causato grandi disagi alla circolazione di tutta la zona. A quel punto la Lazio è salita sul primo pendolino per Roma ed è rientrata nella capitale intorno alle 19. Impossibile servirsi dell'aereoporto, chiuso dalle prime ore della mattinata per gli stessi motivi, difficile riuscire a passare il valico sull'Appennino con un pullman e quindi la comitiva biancoceleste è dovuta ricorrere al treno, unico mezzo che garantiva un sicuro ritorno a Roma. Inutile il tentativo di accordarsi sulla data nella quale recuperare la partita e così sarà oggi la Lega a stabilire il nuovo calendario già così ricco di impegni tra partite delle nazionali e coppe europee. All'inizio si è puntato su questo mercoledì ma il Bologna si è opposto avendo sabato l'anticipo con la Sampdoria e quindi solo due giorni di riposo teorico tra i due impegni. La settimana prossima sempre di mercoledì c'è la finale d'andata della Coppa Italia che vedrà la Lazio sfidare all'Olimpico i campioni d'Italia in carica della Juventus. Altra possibilità teorica il 24 marzo, l'ideale per il Bologna, un po' meno per la banda Mancini che si troverebbe di fronte allo stesso problema sollevato dalla squadra di Mazzone per questo mercoledì: giocherebbe a poche ore dal derby serale contro la Roma fissato per il 21 marzo. Ancora peggio la situazione del 31, altro mercoledì teoricamente disponibile. Purtroppo, ci sono gli impegni delle nazionali e nessuna delle due squadre può rinunciare ai propri campioni italiani ed esteri. Si arriva così addirittura a mercoledì 7 aprile tra Lazio-Siena e Juve-Lazio, in programma però di sabato. Per Mazzone il recupero andrebbe in scena tra Bologna-Reggina e Ancona-Bologna. Oggi La Lega proverà a dirimire la questione che sicuramente scontenterà una delle due squadre. A Bologna la banda Mancini era pronta a tornare alla vittoria dopo due passi falsi. Ci si è messa di mezzo la neve e stavolta non c'è stato niente da fare.