Nedved tiene in corsa la Juve
La Juve che nell'intervallo veniva data per morta, risorge nella ripresa e si aggiudica una partita che, forse, neanche lei sperava di vincere dopo un primo tempo davvero da dimenticare. La sua rimonta è frutto della tenacia di una squadra che non si arrende mai, ma anche dell'evidente calo fisico di un Brescia che aveva dominato la prima frazione di gara e di un rigore concesso con estrema generosità dal mediocre Bertini. Al 6' della ripresa Di Biagio contrasta spalla a spalla Nedved, il ceco cade e per la Juve si apre l'opportunità di riaprire l'incontro. Proteste veementi, cartellini gialli e Miccoli che, secondo il fiscalissimo Bertini, deve tirare tre volte per fare gol. Due minuti dopo Di Vaio pareggia e la gara cambia, tanto che il Brescia non reagisce più e, dopo che quello che aveva fatto nel primo tempo, vederlo così sembra incredibile. Sul 2-0 (gol arrivati per un errata uscita alta di Buffon e uno schema ben eseguito su punizione di Di Biagio) sembrava non esserci più storia. E invece, una volta raggiunto il pareggio, a un quarto d'ora dalla fine Nedved azzeccava il tiro con cui regalava tre punti fondamentali alla Juve per la rincorsa a Milan e Roma. Sul finire Caracciolo veniva fermato per un fuorigioco inesistente tra le proteste del pubblico bresciano.