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Il posticipo all'Olimpico (Sky calcio 5, 20.30) Capello non cambia: attacco Totti-Cassano

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Roma, vietato sbagliare

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Non si fida dell'Inter, della crisi e del Milan che continua a viaggiare a ritmi da infarto. La Juve vince a Brescia e mette ancora di più i giallorossi in condizione di non poter sbagliare la partita di questa sera all'Olimpico contro l'Inter disastrata di Zaccheroni. Un'Inter così la Roma l'ha già incontrata nel girone d'andata, era il post-Cuper, ed è stata una partita tutt'altro che facile. Il tecnico giallorosso lo sa e chiede concentrazione ai suoi uomini. «La crisi dell'Inter? Vedremo, hanno fatto un bel passo in avanti passando il turno in Europa. La qualificazione in Coppa Uefa li avrà aiutati e poi queste cose contano poco: ogni partita fa storia a se. La squadra di Zaccheroni ha un grande potenziale e resta una delle squadre più forti del nostro campionato. Erano in crisi anche all'andata. A San Siro li abbiamo incontrati al cambio di allenatore e dopo hanno fatto un filotto di vittorie. Ora la situazione è simile e verranno all'Olimpico con grande voglia di riscatto». Si giocherà sapendo già i risultati delle due antagoniste per la corsa al titolo: inizia il marzo che deciderà tutto. Capello nicchia. «Ci sono ancora tante partite da giocare da qui alla fine. Il Milan è davanti, ma noi ci metteremo tutto da qui alla fine del campionato per tentare di raggiungere il Milan. Tanto noi quanto loro e la Juve abbiamo voglia di centrare l'obiettivo finale: lo stesso per tutti. E, classifica a parte, partiamo alla pari». La Roma cerca tre punti importanti mentre nella capitale continuano a girare insistenti voci e indiscrezioni sulla cessione della società. Ma russi e cordate romane non sembrano intaccare la concentrazione di Capello & Co.. «I miei li vedo bene in questo momento, sappiamo che questa partita è importante — spiega il tecnico giallorosso — lo spogliatoio è sereno e si è visto nelle ultime due partite. Tutto questo nonostante le notizie negative sulla trattativa con i Russi. Speriamo di continuare così. Io resto ottimista e psicologicamente questo è un momento positivo che non ha bisogno di grandi interventi da parte mia». Le questioni societarie non entrano dunque all'interno dello spogliatoio. «Già. Sono contento di quello che ha fatto Sensi per la squadra e tutti noi abbiamo fiducia in quello che farà». Roma-Inter è anche Sensi-Moratti, due presidenti «diversi» che hanno segnato un passaggio importante del calcio italiano e che potrebbero essere alla loro ultima stagione sulle rispettive poltrone. «Non credo succederà — dice il tecnico — quello del calcio è un mondo affascinante in cui altre persone vorranno entrare. Non credo che Sensi e Moratti saranno gli ultimi presidenti di un certo tipo». E dopo l'Inter ci sarà poco tempo per recuperare prima della trasferta importantissima in Spagna contro il Villareal per l'andata degli ottavi di finale di Coppa Uefa. «Pensiamo ad un impegno alla volta — tira il freno Capello — vediamo prima come usciremo dalla partita con l'Inter, poi decideremo il resto». Senza Chivu (con questa salta la nona partita stagionale) Capello punterà ancora su Candela in difesa. Il tecnico giallorosso accentrerà Zebina lasciando Panucci esterno a destra. Centrocampo confermato con Mancini, Emerson e Dacourt e con Lima a fare la spola: più centrale quando Candela salirà sulla fascia, pronto a coprire le spalle al francese. In attacco, in attesa di Montella che ieri ha giocato con la Primavera, i due fenomeni giallorossi: Totti e Cassano. Anche per loro è il momento della verità.

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