Matarrese dà l'ultimatum alle società: «Entro il 15 luglio vanno pagati stipendi e Irpef»

«Vogliamo contribuire a fare rispettare le regole, dare il nostro contributo e abbiamo iniziato questo lavoro su indicazione della Federazione». Lo ha detto il vicepresidente vicario della Lega Antonio Matarrese al termine dei lavori del consiglio che ha esaminato la normativa per l'ammissione ai campionati. Matarrese è stato chiaro: con le nuove regole poche società avrebbero oggi i titoli per iscriversi al campionato, dovranno darsi da fare per averli alla scadenza del 15 luglio. E sarà «un'estate calda, con morti e feriti». «Abbiamo chiesto lo spostamento del Consiglio Federale e nel frattempo noi dobbiamo continuare a lavorare perchè non possiamo più continuare a girare attorno ai problemi che avevamo già evidenziato nel mondo del calcio e che adesso con l'intervento della magistratura e della Guardia di finanza saranno ulteriormente chiari». Matarrese ha fatto capire che le norme per l'ammissione riguarderanno «il pagamento degli oneri tributari. Su questo non si transige - ha spiegato - perchè la società che non paga si arricchisce e rinforza la propria squadra a discapito di altri». Secondo Matarrese ci sono anche altri parametri, «che non diciamo per correttezza verso il Consiglio Federale». «Questa volta stiamo facendo sul serio - ha aggiunto il vicepresidente di Lega - e per farlo fino in fondo è necessario non creare processi al nostro interno. Occorre lavorare con serietà e con l'aiuto della Commissione parlamentare d'inchiesta». Insomma, Matarrese sottolinea che da oggi non si può più sbagliare, o peggio. «Abbiamo preso consapevolezza che non si può più prendere in giro la gente. La prossima sarà un'estate calda, ma è meglio dirle adesso queste cose e non a luglio, quando dovranno essere perfezionate le iscrizioni al campionato perchè allora i tifosi non capirebbero». «Così come stanno le regole - ha valutato Matarrese - poche sono le squadre in grado di iscriversi al prossimo campionato ma sicuramente hanno il tempo per prepararsi perchè lo diciamo oggi, e i termini scadono il 15 luglio». Stop ai catastrofismi, perchè per il calcio italiano non c'è «alcun baratro». Adriano Galliani ha spiegato quali sono stati gli obiettivi e i risultati della Consiglio di Lega di oggi. «Intanto noi non dettiamo nessuna regola - ha detto il presidente della Lega Calcio - ma manderemo le nostre indicazioni al Consiglio Federale che fissa le regole. Per questo abbiamo chiesto uno spostamento della data del Consiglio Federale, che ci è stato concesso». Ma si tratta di regole nuove o del semplice rispetto di quelle vecchie? «La Federazione - ha ribadito Galliani - ha mandato una serie di norme a tutte le componenti del mondo del calcio. Ognuna di queste farà le proprie osservazioni. Noi siamo solo un organo che può proporre delle cose, quello deliberante però è il Consiglio Federale». Galliani ha chiarito che quello dei pagamenti Irpef in regola è uno degli aspetti al centro di questo lavoro, ma si è poi dissociato da chi ha parlato di «punti di non ritorno». «Io non amo questo catastrofismo - ha detto - per il calcio non c'è nessun punto di non ritorno. Ci sono società che hanno bilanci a postissimo, altre che hanno dei problemi come tante altre aziende in tutti i settori. Nessun baratro però, il calcio è anzi uno dei pochi settori dove il nostro Paese è leader in Europa».