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I biancocelesti tendono un'altra imboscata al Milan capolista (Sky1, 20.30) Roma e Juve tifano per la banda Mancini che può riaprire il campionato

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Alle 20.30 (Sky1 e Sky4) la banda Mancini gioca per continuare l'inseguimento alla zona Champions League ma anche per riaprire il campionato con il tifo interessato di Roma e Juve che sperano in un passo falso dei campioni d'Europa. In Coppa Italia il trionfo biancoceleste ma in campionato sono cinque anni che la sfida dell'Olimpico finisce in parità. L'ultima volta vinse la Lazio (8 febbraio del '98) e per trovare un un successo degli ospiti bisogna risalire addirittura al dicembre del 1995: decise la rete di Weah. La lunga vigilia è stata accesa dalla polemica sui presunti errori arbitrali contro la Lazio. Alle lamentele della società biancoceleste il Milan ha risposto duramente attraverso il proprio sito web. Mancini allontana i cattivi pensieri sull'avversario: «Ho letto poco i giornali e non so usare internet, non so cosa sia successo. Posso dire solo che il Milan non mi sta antipatico, le persone invece possono starsi simpatiche o meno, d'altronde non si può andare d'accordo con chiunque. Qualche anno fa c'è stato stato uno scontro verbale tra me e qualche dirigente del Milan, ma adesso no». Sempre a proposito di arbitri non arriva la benedizione del tecnico alla protesta dell'Olimpico che rimarrà vuoto per cinque minuti: «Credo non serva a niente. Manifestare è un diritto dei tifosi, ma per i giocatori è certamente meglio uscire dal tunnel e vedere lo stadio pieno». La designazione di Paparesta lo fa stare tranquillo. Mancini stima molto il fischietto barese («é bravo, sono i guardalinee che devono stare attenti»), piuttosto sorride per le assenze di Nesta e Kakà. Rossoneri a due punte come richiesto dal presidente Berlusconi. «Io con lui non avrei problemi - scherza Mancini - ho sempre giocato almeno con due attaccanti. A parte questo, mi basterebbe vedere come gioco la Lazio di Verona. Se noi stiamo bene, vinciamo, perchè tra noi e il Milan non ci sono tutti questi punti di differenza». Lo si è visto nella doppia sfida di Coppa Italia, soprattutto nel 4-0 della gara di ritorno a Roma quando il dominio biancoceleste fu totale. L'atteggiamento tattico della Lazio non sarà condizionato dai risultati delle dirette concorrenti che scenderanno in campo nel pomeriggio. Mancini precisa: «Se sono favorevoli meglio, altrimenti non fa niente. Dobbiamo comunque vincere, perchè non credo che con 60 punti si entri in Champions League». Sul fronte formazione Mancini si affiderà al solito 4-3-3 ammirato nell'ultimo mese (la Lazio non perde in campionato da sei turni). Il dubbio in difesa è stato sciolto a favore di Couto che tornerà al centro della difesa a fianco di Mihajlovic con Stam dirottato a destra. Sull'altra fascia tornerà Favalli mentre il terzetto di centrocampo sarà costituito da Fiore, Giannichedda e Liverani, davanti tridente mascherato Lopez-Corradi-Cesar. In panchina dopo oltre due mesi si rivedrà Negro, mentre Muzzi e Inzaghi troveranno spazio nella ripresa. Previsti 65.000 spettatori con larga rappresentanza rossonera. Fischia Paparesta con cui la Lazio non ha mai perso, ma al Milan ha portato fortuna il 6 gennaio nell'importantissima vittoria dell'Olimpico contro la Roma. Sarà sfida vera, senza calcoli e la banda Mancini vuole continuare a volare verso il quarto posto.

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