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L'Audi A6 cambia fisionomia

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Anche l'automobile entra nel novero dei cambiamenti qualificanti, per i quali l'appuntamento rituale è a Ginevra, nel classico Motorshow che presidia la data delle idi di marzo, occasione ideale per lanciare nuovi modelli. Audi A6 (marchio del Gruppo Volkswagen) ha anticipato tutti sfruttando la tecnologia più avanzata ed offrendosi alla stampa, in contemporanea, in 5 capitali europee, giocando deliziosamente tra virtualità di immagini satellitari e concretezza, facendo avanzare su cinque palcoscenici appositamente predisposti, lei, il modello portante del fatturato Audi. Il coraggio di rivedere il suo design e di aggiornare la fisionomia in modo incisivo (non come avvenuto con la Golf, troppo uguale a se stessa) è evidente. Il frontale, soprattutto, presenta una calandra cromata che ricalca lo stile della concept-car Nuvolari, destinato a caratterizzare il volto di tutte le prossime Audi. Può piacere o può risultare un tratto troppo vistoso nella carrozzeria, sempre pastosa e nobile, a cui Audi si è sempre ispirata, ma certamente non passa inosservato, Con i quattro anelli zoomati prepotentemente e la targa (la parte più brutta di qualsiasi auto) incastonata al centro come fosse un elemento esaltante. Originale gesto d'artista dovuto alla matita di Walter de Silva, può essere che presto anche altri marchi - invece di nascondere quel pezzo di lamiera gibbosa incrostato di moscerini - lo porteranno in evidenza sul loro stemma araldico. La fanaleria anteriore, coperta da cristallo ad alta trasparenza, ruota in curva per dare maggiore visibilità dietro l'angolo, il cofano ha un aspetto protettivo, capace di assorbire urti deformandosi con progressione. Profondo (ma di bocca stretta) il bagagliaio, grazie alla maggior lunghezza della carrozzeria, ora di m 4,92. Più slanciata la fiancata grazie al passo (distanza tra gli assi) cresciuto di 8 centimetri. Più larga anche la carreggiata, con ruote a sezione maggiorata che accrescono la sensazione sportiva del complesso. Interni evolutivi rispetto alla produzione Audi attuale, coda filante con un raccordo posteriore snellito da un piccolo finestrino triangolare. La gamma motori a benzina acquisisce un V8 di 4.2 litri (325 cavalli) un V6 di 3.2 litri a iniezione diretta (255 cavalli) mentre un superdiesel 3 litri V6 da 225 cavalli è destinato a caratterizzare la differenza della A6 con la concorrenza diretta (Mercedes classe E e BMW serie 5). Prestazioni meno eccitanti con il propulsore a benzina 2.4 litri V6 (177 cavalli) e - mortificante tra tanta opulenza - con il diesel 2.0 litri da 140 cavalli. Come sempre propulsori e livelli di allestimento si incroceranno con la disponibilità di tre tipi di cambio, trazioni integrali, carrozzerie che nel giro di un anno si completeranno con le varianti Avant e altre specialità come cabriolet e dintorni. I prezzi non sono ancora noti, ma certamente il momento non consiglia di calcare troppo la mano: il mercato, soprattutto quello tedesco, presenta segni di rigetto per l'auto, con cali del Gruppo Volkswagen compresi, a seconda dei marchi, tra il 10,5 % di Volkswagen e il 17, 3 % di Seat. Segnali da neutralizzare con un po' di ottimismo e di emozioni. Chissà se quella calandra «alla Nuvolari»" basterà alla Audi A6?.

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