In attesa di novità da Mosca, squadra oggi a Parma
I russi sono alle porte e questo divide gli umori della piazza romanista divisa in mille commenti ed in attesa di sapere notizie per quanto riguarda il futuro. Solitamente è nei bar dove si consuma il rito del tifoso, cappuccino, giornale e due chiacchiere calcistiche, ma in uno in particolare le ci si confronta, ci si guarda negli occhi e ci si domanda cosa accadrà. E' il bar all'interno di Trigoria, quello frequentato solo dai giocatori prima e dopo la seduta di allenamento. Su quelle poltroncine Totti e compagni leggono i giornali, si fanno un'idea e commentano. Due giorni fa la squadra era in Turchia e pare che nella hall dell'albergo che la ospitava non si parlasse d'altro con tutti i giallorossi impegnati al telefonino a chiamare amici di Roma per farsi spiegare quello che stava accadendo durante l'incontro tra i rappresentanti della Nafta Moskva ed i legali della squadra di Sensi. Insomma, anche per i diretti interessati sono ore particolari, intense, vissute con una passione incredibile anche perché il passaggio di mano di una società non è cosa di tutti i giorni e la preoccupazione di quello che riserverà il futuro è palpabile nell'aria, ma una cosa certa, i giocatori non hanno paura, sono consapevoli che chi sta lavorando intorno alla situazione lo sta facendo nel loro interesse ed in quello di società e tifosi. Tempo fa Francesco Totti ha cercato di sdrammatizzare dichiarando: «I russi? Vanno pure bene, l'importante è che parlino romano». Una battuta, ma che nasconde un chiaro messaggio. Se i signori che vengono dall'est dovessero diventare i padroni della Roma, voleva intendere il capitano, dovranno subito capire la mentalità romana, immedesimarsi, capire una realtà che non ha paragoni con nessun'altra in Europa. Ovvero capire che a Roma, alla Roma, il calcio non è solo business, ma anche passione, calore e che quella maglia, una volta indossata diventa qualcosa di talmente personale tale da sentirsi in dovere di difenderla fino alla fine delle forze. Intanto, più che pensare a colbacchi e caviale, meglio concentrarsi sulla trasferta di Parma. Questa mattina alle undici è prevista non solo la rifinitura, ma anche una riunione nella quale si deciderà come affrontare il viaggio in Emilia. Da quelle parti nevica e quindi più l'aereo, potrebbe rendersi necessario uno spostamento in treno ed in questo sarebbero già pronte delle prenotazioni sul Pendolino delle 14,45. Per le cose di campo, Chivu e Panucci ancora rimangono in dubbio e Zebina è squalificato. Montella ha iniziato ad allenarsi con i compagni, ma deciderà lo staff sanitario se renderlo disponibile o meno. Luc. Col.