Pallanuoto Setterosa a un passo da Atene
Ora resta solo l'ostacolo Spagna tra il Setterosa e Atene. Italia e Ungheria avevano il dente avvelenato dopo l'esperienza di quattro anni fa a Palermo, quando furono eliminate nel girone di qualificazione ai Giochi di Sydney. Guarda caso sono finite nello stesso girone e, per loro fortuna, a passare da ogni gruppo sono in due. La differenza, alla vigilia della partita di ieri , era semplicemente psicologica. L'Ungheria aveva già battuto la Spagna, terza forza del raggruppamento, e con un successo sarebbe passata aritmeticamente (a patto di battere Nuova Zelanda e Brasile, nazionali da terzo mondo). Le azzurre, invece, non avevano ancora fatto niente. I successi contro le due cenerentole del girone non servivano a nulla. Dunque l'esame magiaro è stato superato, quasi a pieni voti. l'Italia ha vinto per 6-4 ma, quel che conta, ha convinto. Mai in affanno, mai indietro nel punteggio, le ragazze di Formiconi hanno costruito una diga che ha spuntato le bocche da fuoco avversarie. E quando le ungheresi sono riuscite ad andare al tiro ci ha pensato Cristiana Conti a impedire la rete. Non sempre, è ovvio, ma quanto bastava per dimostrare la propria superiorità. Oggi sia una vittoria, che un pareggio contro la Spagna qualificherebbero anche l'Ungheria. Formiconi, finalmente, è più sereno: «Durante la gara non pensavo di poter vincere. Abbiamo preso due o tre pali in azioni importanti e sbagliato un paio di schemi in difesa, però concettualmente abbiamo fatto delle cose buone, soprattutto dietro. È lì che abbiamo vinto. Battere l'Ungheria era importante anche perchè ho preferito, come nei giorni scorsi, non rischiare la Malato che è reduce da un'operazione alla spalla. Poi nel pregara ho perso anche la Ragusa per una contrattura». Atene è più vicina. «No, abbiamo fatto un bel passo avanti ma dobbiamo battere la Spagna».