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di LUIGI SALOMONE «MA mi faccia il piacere», avrebbe urlato Totò.

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La povera lazietta non si può nemmeno lamentare degli arbitri che subito arriva il processo alle dichiarazioni di De Mita e Longo. E così sul sito ufficiale del Milan è comparso un lungo elenco dei presunti favori arbitrali avuti dai biancocelesti con riferimenti vergognosi al gatto e alla volpe (De Mita e Mancini, probabilmente). Paura di un altro 4-0? Forse, perché la veemenza dell'attacco della società rossonera non ha altre giustificazioni. La Lazio ha semplicemente chiesto un arbitro sereno per una partita molto importante nella lotta per il quarto posto, Galliani si è infuriato e ha lanciato un missile mediatico su Roma. Tutto lecito, sicuramente, fa parte del gioco, ma non parlate di stile. Perché il Milan è l'unica squadra al mondo ad aver abbandonato il campo dopo che si era spento un riflettore a Marsiglia. Infine un consiglio per i designatori (sorteggiatori, scusate) arbitrali: per domenica richiamate Cesari, quello che ha diretto Lazio-Milan del 3 aprile del '99. Quel giorno annullò un gol regolare a Vieri e, giusto per ricordare, quello scudetto lo vinsero i rossoneri con un punto di vantaggio sulla Lazio. Ora Cesari «pontifica» sulle reti Mediaset ma potrebbe certamente fornire una direzione equilibrata, quella che hanno chiesto i dirigenti biancocelesti.

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