I torti di Verona fanno infuriare la società Pronto un dossier contro la classe arbitrale
Conta i torti arbitrali, contro una classifica bugiarda. Mancano punti importanti, alla banda-Mancini. E quel gol regolare annullato a Cesar contro il Chievo è solo l'ultimo anello d'una catena di errori che alimenta rabbia e rimpianti. C'è sempre un fischietto dispettoso a tarpare il volo biancoceleste: da Empoli fino a Verona, una lunga serie di sviste capaci di frenare la corsa della Lazio: gol regolari annullati a Lopez (contro i toscani), Stankovic (con il Milan), Giannichedda (Brescia), fino a quello di ieri negato a Cesar. Dieci punti in meno, recita più o meno così la tabella sommaria redatta nel giorno dell'ira: la società ha preparato un dossier dettagliato. Perché a Formello il livello di guardia ha toccato il limite. E anche i tifosi, nel tam-tam radiofonico del giorno dopo, manifestano il loro marcato disappunto nei confronti della classe arbitrale. E contro Trefoloni, sempre più bersaglio dell'insofferenza popolare. Ora la società vuole muoversi concretamente, far arrivare il proprio «sdegno» alla Federazione, sensibilizzare i designatori Bergamo e Pairetto. E per domenica prossima, contro il Milan, il diggì De Mita chiede un «alto senso di responsabilità» da parte del fischietto designato. Insomma, la Lazio scende in campo. Il presidente Longo affonda i colpi. «Siamo infuriati. Gli errori sono a senso unico e ci danneggiano. Così ci giochiamo il quarto posto, e sappiamo quanto sia importante, non solo da un profilo tecnico ma anche da un punto di vista economico. Chiediamo arbitri seri e preparati». Il diggì De Mita si allinea e completa l'analisi. «Crediamo sia arrivato il momento di farci sentire nuovamente anche se, per una questione di stile, non faremo troppo rumore. Agiremo, però, in maniera decisa perché qui ormai un punto può fare la differenza e cambiare il destino di una squadra. Si devono preoccupare anche i vertici arbitrali di quello che sta accadendo, visto che molti direttori di gara sono caduti in errori così evidenti. Comincio anche a credere che non esista possibilità di compensazione, altrimenti dovrebbero darci le prossime tre partite vinte a tavolino». Infine i tifosi, pronti a esternare la loro rabbia domenica sera, in occasione della sfida con il Milan. Gli Irriducibili, gruppo principe della Nord, puntano l'indice contro Trefoloni. «Si parla tanto di violenza negli stadi ma la responsabilità non può essere sempre dei tifosi, ma anche e soprattutto di chi esaspera gli animi, come i direttori di gara, con i loro errori». E la Curva prepara una scenografia da riservare a Trefoloni nella prossima occasione in cui sarà chiamato a dirigere la Lazio all'Olimpico. La società, invece, non ricuserà l'arbitro senese. Ma chiederà un intervento «responsabile» da parte di designatori. Infine gli azionisti: anche loro sono pronti a schierarsi.