Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

«Volevo il gol a tutti i costi»

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

Ci teneva a tal punto, il capitano, che, dopo aver siglato il sesto gol contro il Siena, il suo volto ha assunto un'inequivocabile espressione liberatoria. Ci teneva troppo Totti a segnare e la Curva Sud l'aveva capito subito, tant'è vero che il feudo del tifo romanista ha a lungo incitato il suo capitano dopo il rigore fallito. E alla fine il gol è arrivato. Una rete (la tredicesima in questo campionato per il ragazzo di Porta Metronia) che è stata un giusto corollario per suggellare l'ennesima prestazione di classe di Totti, una partita piena di assist e giocate di altissimo livello tecnico. Negli spogliatoi, Francesco Totti è apparso sereno, soddisfatto e, al solito, ironico: «Ci tenevo troppo a segnare. Mi sarebbe dispiaciuto moltissimo uscire dal campo senza aver messo il mio nome nel tabellino dei marcatori». Una vittoria importante per la Roma quella ottenuta ieri. Vittoria che ha avuto una dedica precisa. E non poteva essere che Totti, il capitano della squadra di Capello, a recarla al diretto interessato, denotando grande sensibilità, come suo solito: «Dedico questa vittoria e il mio gol a Giorgio Rossi a nome mio e di tutta la squadra». Giorgio Rossi è il massaggiatore che ha avuto un malore giovedì scorso. Un esempio, da anni, per tutti i giocatori della Roma, come ha avuto modo di sottolineare il numero dieci: «Rossi per tutti noi è un esempio di professionalità e umanità. Sono contento che stia meglio. In settimana tornerà a lavorare con noi a Trigoria». Espressa la dedica, Totti ha analizzato una partita, che, a suo parere «è stata di grande carattere ed orgoglio». Quel carattere che ha permesso alla Roma di travolgere il Siena dopo i primi 15' in cui la squadra di Capello non aveva brillato. Quell'orgoglio che ha permesso al capitano di siglare il tanto sospirato gol, che sarebbe potuto arrivare prima, se Totti non avesse sbagliato un penalty, concedendo al portiere Fortin di fare bella figura. Il condottiero della Roma ha così commentato il suo errore dal dischetto: «Ho sbagliato perché ho cambiato idea all'ultimo momento. Avevo intenzione di fare il cucchiaio, ma stavamo già vincendo in modo piuttosto netto (la Roma si trovava già sul 3-0) e sarebbe stata davvero troppo irriverente un'esecuzione di quel tipo. Così ho cambiato idea e Fortin è stato bravo a intuire la direzione del mio tiro e a pararlo». Insomma, Totti si è dimostrato essere campione galantuomo, incapace di irridere gli avversari sconfitti, nonostante Lippi sia ancora di opinione contraria. Peccato che a Fortin non sia riuscita l'impresa di uscire dall'Olimpico con pochi gol al passivo, lui così poco avvezzo a giocare titolare in serie A. Al portiere senese i complimenti di Totti, non privi della solita ironia romana che da sempre accompagna il capitano della Roma: «Fortin è stato molto bravo, però è tornato a casa con sei gol. A un certo punto, pensavo che il portiere ce l'avesse con me, parava tutto. Poi, per fortuna, ho segnato».

Dai blog