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TREFOLONI uguale rimpianti.

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Il gol di Cesar, annullato a inizio ripresa, è invece risultato validissimo dai tanti replay. Ma in generale, il fischietto toscano ha raccolto la contestazione di entrambe le parti. Tre gli episodi decisivi. Il primo, naturalmente, è la rete del vantaggio laziale cancellata dallo sbandieramento inopportuno del guardalinee di destra. Quando Claudio Lopez lancia in area, Cesar scatta con tempismo, tenuto in gioco da Lanna; dall'altra parte c'è Fiore al di là dei difensori, ma in posizione assolutamente ininfluente e fuori dall'azione. Il brasiliano va in gol, ma Trefoloni non corregge l'errore vistoso del suo collaboratore. Giusta invece l'interpretazione di quanto accade poco dopo, con la concessione del calcio di rigore per la Lazio. Cesar è ancora lanciato a sinistra, entra in area e batte Marchegiani, ma prima che la palla superi la linea di porta, Malagò la smanaccia. L'incerto direttore di gara vede bene: penalty ed espulsione del difensore. Non si accorge, però, che quando Lopez calcia dal dischetto, Marchegiani è già in tuffo. E non vede sul finire una gamba tesa su Muzzi che stava per calciare a pochi metri dalla porta: era rigore sacrosanto.

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