dall'inviato FABRIZIO MARCHETTI PERUZZI6 Si prende un pomeriggio di meritato riposo.
Abile a liberarsi del pallone su un retropassaggio insidioso di Stam, sicuro tra i pali nelle rare proiezioni offensive dei padroni di casa. Disarmante nelle uscite alte. Continua la sua imbattibilità, che dura ormai dal 1 febbraio dalla gara contro la Sampdoria. ODDO6 Del Neri piazza Luciano dalla sua parte per cercare di limitarne il raggio d'azione, lui non si fa intimidire e svolge il compito con diligenza. Cerca spesso il cross giusto, anche se il campo non facilita le sue sovrapposizioni. Nella ripresa la Lazio alza il ritmo e lui si fa vedere con maggiore continuità nella metà campo del Chievo. STAM6 Il gigante biancoceleste sovrasta Cossato e chiude ogni varco con la consueta autorevolezza. Rischia di perdere la bussola a metà primo tempo su un cross dalla sinistra di Zanchetta, dopo un'indecisione di Mihajlovic che gli fa trovare Cossato libero di colpire. Nella ripresa è statuario, non sbaglia una virgola. Sempre puntuale e attento, limita Cossato, uno dei migliori veronesi in campo. MIHAJLOVIC6 Pellissier non è cliente indomabile e il Chievo, a lungo rintanato nella propria trequarti, si fa vedere poco dalle sue parti. Si fa sorprendere da una percussione di Zanchetta a metà primo tempo, poi controlla la scena senza patemi. Peccato che stavolta non riesca a ripetere la prodezza balistica che aveva deciso la sfida dell'andata contro la squadra di Del Neri. E ormai, dal dischetto, lascia spazio a Lopez. ZAURI6 Presidia la fascia mancina con ordine e prova anche la sovrapposizione. Non fa mancare il suo apporto, da una sua incursione nascono un paio di pericoli dalle parte di Marchegiani. Sostituisce degnamente Favalli anche in fase difensiva, dove riesce a limitare le scorribande di Zanchetta & company. Ormai è un jolly prezioso a disposizione di Mancini e la sua condizione cresce con il passare delle giornate. Nella battute finali lascia il testimone a Muzzi. FIORE5.5 Un passo indietro. Frenato dal campo, che non l'aiuta a esaltare le sue eccelse virtù tecniche. È bloccato dallo scarso movimento dei compagni di reparto, che di certo non lo favoriscono nella costruzione della manovra. Si sposta e si danna l'anima ma non è il Fiore delle ultime settimane. Un passaggio a vuoto dopo alcune prestazioni da incorniciare. Non trova quasi mai il corridoio giusto per l'inserimento dei compagni. LIVERANI6 Gioca sempre di prima, dà geometria alla manovra, anche se il centrocampo gira a basso regime. Apprezzabili un paio di intuizioni che liberano i compagni per la conclusione. Nella ripresa suona la carica e si danna l'anima per cercare di scardinare l'ermetica difesa gialloblù. Scongiura il pericolo del cartellino giallo che l'avrebbe automaticamente escluso dal big-match di domenica prossima all'Olimpico contro il Milan. LOPEZ5.5 Gira troppo a largo per pungere. Non si vede sotto rete e stavolta, a differenza di Parma, si fa parare il rigore decisivo da Marchegiani. Si fa apprezzare però in fase di rifinitura: suoi gli assist per il gol, annullato, di Cesar, e per il successivo inserimento del brasiliano da cui scaturisce il rigore sbagliato. Mancini lo sostituisce con Inzaghi per tentare il disperato assalto finale. CORRADI5.5 Una semigirata che non impensierisce Marchegiani e tanto lavoro sporco, spalle alla porta, per cercare di innescare il tiro dei compagni. Nella ripresa non trova mai la porta e si fa risucchiare dal vortice della difesa gialloblù. Non riesce a farsi valere nei minuti finali, quando Mancini ordina l'arrembaggio e lui cerca vanamente la deviazione vincente. Non arriva per un niente su un invito in profondità di Liverani. CESAR6 Parte male e si vede lontano un miglio che non è il Cesar di sempre. Sbaglia controlli e appoggi, si eclissa spesso dalla manovra. Tradito dal campo si riscatta nella fase iniziale del secondo tempo: prima segnando il gol, regolare, annullato dopo la segnalazione errata del guardalinee De Santis, poi entrando in modo dec