Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

SEI NAZIONI: SFIDA ALLA FRANCIA (LA7, ORE 14.30)

default_image

  • a
  • a
  • a

Un riscatto che si prevede difficile, poiché il quindici d'Oltr'alpe, ritenuto l'unico in grado di poter contrastare quello campione del mondo, è quanto meno destinato al secondo posto. La Francia ha cominciato il torneo battendo in casa sabato scorso l'Irlanda (35-17), ma non convincendo del tutto e, quindi, ha un motivo in più per scendere in campo decisa a far suo il match. I francesi non si fidano degli azzurri da quando questi qualche anno fa riuscirono sorprendentemente a batterli a Grenoble. E giustamente viene ricordato che il 2 febbraio del 2002 a Parigi la Francia si impose per 33-12, ma al termine di una partita brutta soprattutto per il comportamento della nazionale di casa, che infarcì la sua prestazione di errori e di fallacci. Dell'Italia sono temute la fisicità e l'abilità di alcuni suoi uomini nell'impedire il gioco agli avversari, l'aggressività della terza linea, che si appoggia a De Rossi. Del resto Kirwan dopo il match con l'Inghilterra si è detto molto soddisfatto del gioco difensivo dei suoi uomini. Fra i quali domani non può annoverare l'estremo Masi, infortunatosi in allenamento, mentre è costretto a portare in panchina Manuel Dallan. Sostituti dei due uomini-chiave saranno De Marigny a estremo e Barbini a trequarti-centro. Confermata è la linea della mediana, che non ha demeritato contro l'Inghilterra, affidata ai neozelandesi equiparati Wakarua (apertura) e Griffen (mischia). Uomini sotto esame anche per i francesi: l'estremo Elissalde, che avrà anche il compito di calciatore, e l'apertura ventiduenne Peyrelongue, che, come sostituto del fuoriclasse Michalak. Ieri è stato fatto notare a Kirwan che l'Italia è costretta a giocare due partite importanti e dure a distanza di appena cinque giorni: «Prima o dopo succede anche agli altri. In realtà la squadra ha raggiunto la piena condizione e domani lo dimostrerà in campo. Sono convinto che a questo gruppo manchi solamente un piccolo margine per arrivare al top. Dobbiamo assolutamente colmare questo gap». E il risultato? «Noi lo cerchiamo, però rimane più importante quel miglioramento che ci siamo proposti» - ha concluso Kirwan. Del resto, come ha detto il presidente Dondi dopo la lezione d'inglese al Flaminio, «Il Sei Nazioni per l'Italia comincerà il 6 marzo, quando ospiterà la Scozia a a Roma». Sim. Boc.

Dai blog