Sensi: «Incontro soddisfacente»
Ci vorrà ovviamente del tempo per tradurre in fatti il fiume di parole della riunione di ieri, ma la cosa certa che questa promessa di matrimonio, per le sue modalità, soddisfa le parti in causa. Il numero uno della Roma, Franco Sensi, è uscito dall'incontro con il presidente Petrucci sorridente, sereno e, a taccuini e microfoni presenti, ha detto che si è trattato di un «incontro positivo». Nulla di più se non un «sono soddisfatto e contento per come è andata». Tutto a posto, quindi, e pensare che l'inizio, la mattinata di ieri sembrava non portare nulla di positivo sul fronte Foro Italico. Le indiscrezioni su alcune probabili proposte sulla gestione dell'impianto, soprattutto su alcune percentuali di partecipazione, non hanno ben disposto il patron giallorosso che prima di tutto ha voluto esprimere ai convenuti tutte le sue titubanze. Insomma, la voglia di rimetterci il meno possibile in fatto di soldi spesi e qualche tensione iniziale, tutto smorzato però subito dopo la spiegazione del progetto del Coni da parte di Petrucci ed i suoi collaboratori. Sensi ha ascoltato molto attentamente la parte durante la quale è stato detto che le due società romane sono considerate dal massimo organo sportivo italiano, portatrici di valore aggiunto visto che ogni domenica riempiono lo stadio con tutto quello che ne deriva in fatto di spettacolo ed introiti e, proprio per questo l'eventuale proposta di ristrutturazione dell'area dovrà interessare economicamente anche loro. Il numero uno giallorosso ha commentato ed alla fine ha detto il suo si, ci sto. Un assenso che in prospettiva darà i suoi frutti, ma in ogni caso abbastanza sofferto. Anche ieri, infatti, ma la cosa è già nota, Sensi ha fatto capire al massimo dirigente del Coni che il sogno romanista era quello di poter gestire lo stadio completamente da solo e quindi si era detto restio ad un accordo a tre. Ma poi, anche insieme al presidente della Lazio, spazio alle leggi non scritte dell'imprenditoria, ovvero, detto in maniera facile facile: meglio dividere in tre una torta decisamente più grossa che da soli un'unica, anche se cospicua parte. Luc. Col.