UCKMAR SUI DEBITI DEL CALCIO

A dirlo è l'ex presidente della Covisoc Victor Uckmar, uno dei fiscalisti più esperti del Paese, che è intervenuto nel corso della trasmissione Rai «Radio Anch'io lo Sport». «A livello di club - ha spiegato Uckmar - quando si sono avuti degli amministratori che non hanno rispettato gli obblighi fondamentali delle società di capitale, regolamentate dal codice. C'è stata leggerezza, dettata dalla passione: imprenditori che spinti dalla passione fanno cose che certamente non farebbero nell'ambito della loro impresa». «Secondo punto è il governo del calcio - ha detto l'ex presidente della Covisoc -: si devono eliminare i lassismi, e stabilire delle regole all'inizio del campionato, non a torneo in corso, in particolare quelle che stabiliscono l'attribuzione alla fascia A o alla fascia B e quelle che regolano le iscrizioni al successivo campionato». «Terzo punto - ha concluso Uckmar -: ci sono stati errori sia da parte del governo precedente che di quello attuale. Il precedente quando ha tolto ogni potere, detronizzandola, alla Covisoc, che non ha più potere di esame della gestione delle società, soltanto l'equilibrio finanziario apparente. Ad esempio, è stata abolita la regola per cui gli indebitamenti con le banche potevano essere fatti soltanto se autorizzati dalla Covisoc». E gli errori del governo attuale? «Quel decreto salvacalcio - è stata la risposta - che non ha assolutamente salvato il calcio e ha determinato una sorta di legittimazione del falso in bilancio, cioè di non portare in evidenza le perdite così come stabilisce il codice civile. Qui c'è il pericolo della mannaia dell'Unione europea». Come sarà il futuro? «L'indebitamento non è tanto nei confronti dello Stato - ha sostenuto Uckmar - quanto verso i giocatori, per gli stipendi non pagati. I debiti verso lo stato credo non siano delle società direttamente, perchè non ci sono stati utili in questi ultimi dieci anni. E poi avranno fatto un condono, e sistemato tutto: certo mi auguro che non ci sia un condono appositamente per il calcio».