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Lippi: «Abbiamo capito la lezione»

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Annuncia il turn over: «D'ora in avanti ci sarà posto per tutti»

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«Le batoste servono e mi sembra proprio che questa volta la squadra abbia capito: ha voglia di reazione e ho la sensazione che lo farà con continuità». Cioè: non sarà più costretta da altre punizioni sul campo a riflettere sui propri errori, ma nei prossimi tre mesi non li commetterà più. Da dove il tecnico bianconero tragga le proprie sensazioni, è un mistero. Certamente la gara di San Siro contro l'Inter, oltre alla valanga di polemiche, ha lasciato anche tanti risvolti positivi sulla reazione della squadra: «Finalmente hanno tutti definitivamente capito - sottolinea quasi con gioia Lippi - che non ci sono Juventus A e Juventus B, che tutti sono utili e importanti e che d'ora in poi, visto che il nostro organico non è più molto ampio, ci sarà posto per tutti». Anche per chi, come Miccoli e Maresca, ha giocato benissimo con l'Inter: «Certo che li prendo in considerazione, come prendo tutti. Devo solo tenere conto che loro due, come altri, hanno giocato centoventi minuti e occorre vedere quale può essere la loro tenuta». Lippi risponde con due secchi «no» alle richieste di risposta su polemiche arbitrali nerazzurre, risposta di Baldini sul caso Totti. Aggiunge soltanto: «Quello che dovevo dire l'ho detto. S'intende che non volevo offendere nessuno. Già da molto tempo ci facciamo scorrere addosso tutto quello che arriva dall'esterno: d'altronde, se non ci riusciamo noi, chi dovrebbe riuscirci?». Lippi pensa a stasera come l'inizio di una nuova era per la squadra, non solo perchè «ha capito» gli errori, ma anche per l'atteggiamento di ribellione al periodo negativo che la squadra ha mostrato di avere dentro, dimostrato peraltro dalla prova di carattere di San Siro. E quindi può essere la svolta «a patto di vincere con la Reggina» e di non sbagliare più altre partite. Ma Lippi lascia anche intendere, senza dirlo in modo esplicito, che tra le sue sensazioni c'è anche quella di un passo falso delle dirette concorrenti, o comunque che sia finito il periodo di felicità assoluta del Milan, insomma che anche i rossoneri possano cominciare a trovare qualche difficoltà in più nel proprio cammino trionfale. In altre circostanze, gli anni scorsi, il tecnico spesso ci aveva azzeccato. Questa volta è più difficile, ma può darsi che abbia avuto qualche relazione dettagliata sulla salute degli avversari.

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