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Capello ad Ancona con l'incubo Venezia

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Mancini indisponibile: gioca Tommasi. Nella rifinitura si blocca Chivu, ma dovrebbe farcela

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Parte con un segnale d'allarme la trasferta nelle Marche del ritrovato gruppo giallorosso. Capello ha ben chiaro in mente cosa vuole dalla sua squadra e spazza via, in un colpo solo, tutte le polemiche che hanno aleggiato nella settimana sul cielo di Trigoria. «Non voglio fare ancora polemica, ma solo parlare di calcio. Tutto quello che c'era da dire lo ha detto ieri (venerdì, ndr) il ds Baldini, quindi non tornerò sull'argomento». Parliamo di calcio quindi, con la Roma impegnata in una trasferta facile solo in apparenza. L'Ancona non ha mai vinto finora in campionato e Capello, uno che alla scaramazia da un certo credito, ci va con i piedi di piombo. «Ci sono i numeri, la cabala. E noi abbiamo un brutto ricordo di Venezia. Andremo a giocare una partita difficile contro una squadra che non sarà quella incontrata all'andata. L'Ancona ora è molto più tonico e pericoloso e ha giocatori di qualità che vogliono mettersi in mostra. Ci sarà anche Jardel, un attaccante che quando è in forma segna molti gol. Se gioca, vuol dire che ha recuperato la condizione. Galeone? È un amico e mi fa piacere sia tornato ad allenare in serie A». L'input del friulano è «dimenticare la Juve». Il messaggio per la squadra è chiaro. «La vittoria contro i bianconeri all'Olimpico ci ha dato segnali positivi, ma ora dobbiamo dimenticarla e pensare solo all'Ancona». Già, magari con un occhio a quello che succederà a Lecce al Milan capolista: Capello nega. «Non dobbiamo guardare cosa fanno gli altri, ma pensare solo a noi stessi. Posso solo dire — spiega il tecnico giallorosso — che il Lecce ha fatto sei punti nelle ultime due trasferte e quindi in casa giocherà in maniera diversa. Eppoi il Milan resta sempre una grande squadra». Nella Roma che oggi uscirà al Conero, non ci sarà, oltre a Candela e Montella non convocati, anche Mancini. Il brasiliano è rimasto a casa vittima di un attacco influenzale. «Aveva 39 di febbre, almeno così mi è stato detto — spiega Capello — adesso dovrò studiare delle soluzioni alternative». L'idea è quella di far giocare Tommasi sulla destra nel ruolo del brasiliano: l'alternativa potrebbe essere D'Agostino. Allarme difesa poi, nella rifinitura di ieri ad Ancona: si blocca Chivu. Un problema muscolare ha fermato il rumeno che comunque dovrebbe essere della gara: questa mattina il provino decisivo. Sul doping Capello, come sempre, non fa sconti. «I giocatori si devono sottoporre ai controlli — dice il tecnico deciso — lo hanno confermato anche i presidenti di Lega e Figc». Chiusura sul Trap e l'imminente amichevole della nazionale: oggi le convocazioni. «Ho parlato con lui — dice Capello — e so già come agirà, ma ovviamente spetta a lui dirlo».

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