STASERA IL RITORNO DELL'ALTRA SEMIFINALE (ORE 21.00, RAI1)
Inter-Juventus, scocca l'ora della veritàI nerazzurri per confermare i progressi, i bianconeri per dimenticare Roma. Si riparte dal 2-2 dell'andata
I narazzurri partono con i favori del pronostico, dopo il 2-2 dell'andata al Delle Alpi di una settimana fa. Ma attenzione alla voglia di rivalsa dei bianconeri. Perché lo 0-4 subito dalla Roma domenica scorsa ha lasciato il segno. Nei giocatori che per la brutta prova, nella dirigenza per copiose critiche cadute in settimana. Alla Pinetina il tema principale di discussione è sempre lo stesso: Adriano, Vieri e la compatibilità tra i due giocatori. Un tema che ieri, in conferenza stampa, ha affrontato Alberto Zaccheroni. «Se si muovono entrambi, non credo troveranno i problemi che invece potrebbero esserci se aspettano la palla nello stesso punto. Ma devono solo continuare a fare quello che hanno già provato a fare a Genova». Non ancora confermata la presenza di entrambi dal primo minuto, ma diversi segnali lasciano intuire che spetterà a loro difendere il 2-2. «Stasera — ha proseguito Zaccheroni — ci interessa vincere più che divertire, anche se ritengo che giocando bene, si vince. Che Juventus mi aspetto? Nella loro mente ci sarà il film della partita di domenica sera. I miei sono avvertiti di quello che troveremo, ci aspettiamo la Juve migliore». Poi l'altro nuovo acquisto: il serbo Stankovic: «Ha qualità importanti. È un giocatore che gioca sempre con la testa». Infine, si è parlato della designazione di Pellegrino: «Non sono uno di quelli che si aspettano dei vantaggi. Mi interessa avere quello che hanno gli altri, né di più né di meno. Cerco di non lamentarmi mai e di non protestare davanti alla Tv. Questo però non vuol dire che l'Inter non sia attenta, come società e come squadra, a quello che succede. È una nostra forma di educazione che stiamo portando avanti per promuovere la nostra immagine. Ho fiducia nelle capacità di Pellegrino: ci saranno molti occhi puntati su di lui, uno che ha l'esperienza per dirigere questa gara». Dall'altra parte, una Juventus in cerca di riscatto, dopo la figuraccia dell'Olimpico: «veniamo da una sconfitta eclatante di cui bisogna essere amareggiati e dispiaciuti. Quando la squadra non rende la colpa è soprattutto di chi guida. Credo che tutti si debbano sentire responsabili e, di conseguenza, dare di più. Non tanto a livello di volontà, quanto in termini di applicazione e concentrazione». Poi, il tecnico bianconero parla degli attaccanti dell'Inter: «Insieme questi giocatori sono una forza della natura. Anche noi, però, cercheremo di mettere in difficoltà la loro retroguardia».