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La soddisfazione di Liverani: «Gioco e gol, finalmente è tornata la Lazio dell'anno scorso»

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Il centrocampista si gode la doppietta: non mi capita tutti i giorni di segnare due reti, ora ci aspetta una finale spettacolare Fiore mattatore: «Una notte indimenticabile»

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Fiore si gode la vetrina: da quando ha preso in mano le chiavi del gioco la Lazio gira che è un piacere. Assist e gol, sul 4-0 dell'Olimpico c'è la sua firma indelebile. Lui fa spallucce e ringrazia: «ora vogliamo la Coppa», sintetizza con un proclama che è in realtà un ritornello collettivo. Mancini l'ha restituito al ruolo nevralgico capace di esaltarne le spiccate virtù tecniche. «Sì, è un momento che giriamo alla grande e con un entusiasmo incredibile». I riflettori si spostano sulla partita. «Difficile da dimenticare, ho segnato due gol incredibili ma sono contento soprattutto per il risultato. È stata una grande dimostrazione di forza». Fiore esulta ma mette tutti in guardia: la gara di campionato da affrontare con il Milan a fine mese sarà un'altra storia. «Ci aspettiamo una gara difficile, non c'è dubbio. Il Milan resta la squadra più forte, ma nella doppia sfida siamo stati superiori». Fiore lascia il testimone a un altro protagonista assoluto: Fabio Liverani. Che ormai ci ha preso gusto, segna e rifinisce con il piglio del leader. «Una partita di quelle che si sognano. Cornice incredibile, il pubblico lo meritava. Speriamo di festeggiare il trofeo insieme ai nostri impagabili tifosi. L'atmosfera? Incredibile, si crea con i risultati e noi stiamo facendo veramente cose speciali. In finale dovremo giocare con la stessa voglia e la stessa umiltà che hanno fatto la differenza con il Milan. Abbiamo sbloccato il risultato quasi subito ma poi non ci siamo seduti, abbiamo continuato a premere sull'acceleratore, mettendo al sicuro il risultato». Il presidente Longo festeggia e esalta la sua squadra. «Abbiamo dimostrato di avere cuore, gambe e cervello. Quando arrivano le prove decisive dimostriamo sempre la nostra superiorità. Ci teniamo molto alla Coppa Italia: ora vogliamo alzarla al cielo. Cragnotti? La tristezza rimane, spero che questo traguardo l'abbia almeno rasserenato: avrà visto anche lui una grande Lazio». Ancelotti fa mea culpa. «Mi dispiace aver perso così, ci rifaremo in campionato contro i biancocelesti. Non temo ripercussioni psicologiche, mi dispiace soprattutto per i calciatori che si sono sempre comportati bene. Ieri sera non so cosa sia successo. L'importante ora è voltare pagina». La Lazio invece vuole scrivere la storia: l'Olimpico ha stretto d'orgoglio e passione la squadra, un afflato che ha meritato il ringraziamento della società. L'entusiasmo biancoceleste è tutto in quel gustoso ed emozionante botta e risposta organizzato da Guido De Angelis, dalle frequenze di Sport Station: «Non mollare mai» come hit sullo sfondo, la richiesta d'un ringraziamento alla squadra e i clacson come segno tangibile d'una notte magica colorata di biancoceleste. La Lazio riparte da loro: dalla Curva che sottolinea con un cubitale «Cragnotti e Toffoli liberi», dalla gente, da quei 50 mila appassionati che la vogliono spingere fino al trionfo in Coppa.

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