«Adesso battiamo il Milan»
Il Piojo ha realizzato una doppietta di platino a Parma confermando di essere ormai recuperato al 100%, il centrocampista azzurro ha ritrovato la posizione preferita in mezzo al campo e il suo rendimento è cresciuto dopo la partenza di Stankovic. Cominciamo con l'attaccante argentino. Si parte dalla lotta per il quarto posto che per Lopez è ancora apertissima: «L'Inter è superabile. Continuiamo così e vediamo alla fine. Certamente loro non sono imbattibili, altrimenti lotterebbero per lo scudetto. Hanno grandissimi campioni in grado di risolvere una partita in qualsiasi momento ma noi non siamo da meno». Inevitabile ripensare ai due infortuni al ginocchio che lo hanno messo fuoriuso per tre mesi complessivi macchiando la sua stagione: «Ho sofferto particolarmente quando ero fuori, volevo partecipare alla vicende della squadra e invece ero bloccato. Adesso, ancora più che dei gol, sono contento per essere tornato ai livelli di rendimento della scorsa stagione. Sapevo che prima o poi, aspettando con pazienza, non ascoltando le critiche, sarei riuscito a scattare e a fare le cose che facevo prima dei due infortuni. Il gol mi mancava, ma ero convinto che mi sarei sbloccato». Difficile battere il suo record italiano di reti, quindici, anche se il Piojo promette di mettercela tutta per andare almeno in doppia cifra: «Ci voglio provare anche se la squadra deve solo pensare a lottare per raggiungere traguardi importanti: la finale di Coppa Italia e il quarto posto in campionato». E proprio la Coppa è il primo impegno all'orizzonte. All'andata la Lazio ha vinto 2-1 a San Siro, ma l'attaccante argentino non si fida molto dei rossoneri: «Sono una squadra straordinaria, possono farci male in ogni momento della sfida, dovremo tenere gli occhi aperti e ripetere la prestazione della scorsa settimana. Serve un'altra impresa se vogliamo arrivare in finale». La rinascita laziale passa anche per Stefano Fiore rivalutato dalla nuova posizione centrale ereditata da Stankovic: «Sono pronto a prendermi certe responsabilità - dice l'ex udinese a Radio Radio - perchè la società, che ha dovuto cedere giocatori importanti, deve anche appoggiarsi a qualcuno. La Lazio mi ha dato tanto ed è giusto che io sia riconoscente». Di certo, però, il divorzio da Stankovic gli ha restituito il ruolo prediletto: «Giocandoci con maggiore continuità posso anche migliorare. Rimanere al centro è l'augurio migliore che mi possa fare». Sulla lotta per la Champions League ha le idee fin troppo chiare. «L'Inter ha indebolito le dirette concorrenti nel mercato di gennaio e parte favorita, ma nel calcio non c'è niente di scontato. Se noi non avremo più problemi con gli infortuni, ce la possiamo giocare fino alla fine, possiamo rendere ai nerazzurri la vita dura. Stankovic avrebbe certamente potuto darci una mano, ma non piangiamoci addosso, ci sono altri giocatori di valore che possono centrare ugualmente gli obiettivi fissati. Siamo un'ottima squadra». E dopo i recuperi di Cesar e Lopez le azioni sono salite parecchio: «Le loro assenze hanno inciso molto sulla nostra prima parte di stagione. Potremmo dire che anche noi a gennaio abbiamo acquistato due pedine importanti e i risultati si stanno vedendo». Domani sera la Lazio si gioca una fetta importante della sua stagione finora in chiaroscuro: «Alla Coppa Italia teniamo molto. Abbiamo un grosso vantaggio ma sappiamo che il Milan verrà a Roma con la migliore formazione per cercare di ribaltare il risultato. Ma stia tranquillo, ci troverà pronti».