La maestria del friulano l'estro dei suoi gioielli
I timori, le amnesie del recente passato, spazzati via nei novanta minuti più belli, ma soprattutto più importanti nella stagione giallorossa. Promesse mantenute. C'era da scoprire l'anti Milan in questo Roma-Juve, dopo che i rossoneri avevano divorato l'ennesimo avversario, il generoso Perugia, scioltosi dopo un primo tempo scintillante, sotto i colpi di Rui Costa e Pirlo. È l'anti Milan ha i colori giallorossi. I colori di Totti e Cassano. Immensi. Straordinario il capitano della Roma, da solo un perfetto «odeon», tutto quanto fa spettacolo. Micidiali gli uno-due con il barese che hanno sistematicamente mandato in affanno la statistica difesa bianconera. Tanto di Capello, dicevano. Il friulano cambia volto alla Roma, la dipinge con i colori dell'aggressività, corta tra i reparti, con i portatori di palla (Lima, Emerson e Dacourt) che non hanno mai avuto difficoltà nel cercare l'affondo di giustezza, grazie ai tagli dei fenomeni Totti e Cassano. Ma il capolavoro di Capello è nato partendo dalle basi, con Chivu punto di riferimento di una difesa tornata sanguigna. Temeva, il friulano, in particolare Nedved e Di Vaio. Sul primo ha spedito Emerson e in seconda battuta lo splendido Dacourt, sul secondo ha posto in essere una gabbia che ha impedito all'attaccante bianconero di pungere. Un capolavoro di tattica. E non è stato un caso che a sbloccare il risultato sia stato proprio Dacourt, il migliore del reparto centrale, con una rasoiata imprendibile. Poi è toccato a loro, ai gioielli di casa Roma e della prossima Nazionale in Portogallo, ovvero Francesco Totti e Antonio Cassano, chiudere il conto. Il capitano aveva pure centrato una traversa con un colpo che è proprio dei grandi campioni: 4-0, in campo solo la Roma, Juve umiliata, a tratti allo sbando davanti allo strapotere giallorosso. E del suo ci ha messo anche Pelizzoli, impeccabile in tutta la partita, ma enorme protagonista al momento di abbassare la saracinesca sul rigore di Trezeguet. Roma implacabile, gennaio è alle spalle e adesso può tornare a volare. Poker servito alla Juve, un messaggio chiaro e neppure troppo telegrafico al Milan capolista. La Roma è tornata, come prima, meglio di prima, pronta a rimettersi in sella e galoppare nelle praterie dell'immenso. Capello ieri sera ha dato una grande lezione a Lippi. A lui il compito di pilotare la sua Roma verso il quarto scudetto. A Totti e Cassano l'onore di regalarcelo.