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Blardone «gigante», secondo ad Adelboden

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Azzurro protagonista dello slalom in Svizzera: «È come se avessi vinto». Primo posto per Palander

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A volte capita che sotto la pioggia si debba anche sciare, condizione non perfetta ma nella quale l'Italia sa esaltarsi come è successo ieri nello slalom gigante di Adelboden con un nuovo secondo posto per Massimiliano Blardone ed una eccellente 9/a pozione per l'altoatesino Manfred Moelgg che era addirittura 29/o dopo la prima manche. Il gigante ad Adelboden, sulla famosa e difficile pista Kuonigsbergli, resterà memorabile perché entrambe le manches sono state disputate sotto una fitta pioggia che ha reso precaria la visibilità ed il fondo del tracciato scivoloso e cedevole. Su tutti, quinto successo stagionale e primato nella coppa di specialità, è emerso il finlandese Palander. Ma al secondo posto, davanti agli austriaci finiti terzi ex aequo Gruber e Schilchegger, è arrivato Blardone con una gara stupenda. È stato un gigante per alcuni versi al limite della regolarità proprio per la precaria visibilità che le gocce di pioggia provocavano finendo sugli occhiali degli atleti. Ma lo spettacolo deve sempre andare avanti e così, con un paio di rinvii sulle partenze della manches, la gara si è svolta. Il tracciato di Adelboden ha una parte iniziale in pendenza, poi si finisce in una sorta di profondo avvallamento dal quale addirittura si risale. Questo già complicato tracciato - «è il più bello del mondo inisieme a quello dell' Alta Badia», ha detto entusiasta Blardone - è stato reso ancora più difficile dalla pioggia. Nella prima manche Blardone aveva chiuso ottimo terzo alle spalle di Palander e Bode Miller. Tra gli altri italiani c'era poi stato l'eccellente 7/o tempo di Davide Simoncelli mentre gli altri azzurri erano più indietro, con Manfred Moelgg a chiudere la pattuglia in 29/a posizione. Gli atleti partiti per primi, infatti, hanno avuto condizioni privilegiate, con il fondo che teneva meglio. La situazione si è rovesciata nella seconda manche quando Manfred Moelgg, essendo 29/o, è partito per secondo ed ha fatto un vero capolavoro, miglior tempo di manche in assoluto tanto da recuperare sino alla 9/a posizione finale.

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