Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

TENNIS: LO STATUNITENSE ESALTA IL VINCITORE DEGLI AUSTRALIAN OPEN

default_image

Anche McEnroe incorona Federer«Lo svizzero è uno dei giocatori più ricchi di talento che io abbia mai visto»

  • a
  • a
  • a

La seconda vittoria nel poker del Grande Slam (dopo quella di Wimbledon 2003), oltre ad aver confermato la sua reputazione, lo ha proiettato in cima alla graduatoria Atp. E ci si comincia a domandare se il 22enne di Basilea non possa diventare il più forte giocatore di sempre. Di lui John McEnroe, che non si è mai perso in salamelecchi, ha detto ai microfoni della televisione che lo ha già convinto: «È uno dei giocatori più ricchi di talento che io abbia mai avuto il piacere di vedere. Lo metto accanto al mio idolo, Rod Laver, e a Pete Sampras. Roger è uno dei più grandi colpitori di tutti i tempi». Nel giro della Atp c'è la convinzione quasi generale che il giocatore svizzero possa diventare presto il primo giocatore a completare il Grande Slam, con quattro vittorie sui quattro tornei, dopo 35 anni. Un'impresa che gli sarebbe possibile date la versatilità del suo tennis, che si adegua ad ogni fondo e che possiede tutti i colpi, e la sua freddezza. Ma Federer non condivide questa previsione e, volando basso, ha già messo le mani avanti: «Se c'è qualcuno che pensa di poterci riuscire si faccia avanti e lo dica, perchè io penso che sia realmente difficile». La vittoria di Federer ha messo il sigillo ad uno dei migliori tornei della storia degli Australian Open ed accende i riflettori su una stagione che promette di essere spettacolare con altri giovani che fremono a ruota dell'elvetico. L'inseguimento è condotto dallo statunitense Andy Roddick, che all'inizio del torneo di Melbourne era il n.1 mondiale, e lo spagnolo Carlos Ferrero, vincitore dell'ultimo Roland Garros, che, sempre a Melbourne, non ha potuto dare il meglio di sè a causa di un infortunio (e nonostante questo è arrivato in semifinale cedendo, senza poter correre, allo stesso Federer). Poco più indietro segue Marat Safin, che è tornato agli antichi splendori, fra l'altro eliminando nei quarti di finale lo stesso Roddick, dopo un'epica maratona di cinque set. Prima di cedere alla fatica nella finale, il russo ha dimostrato di aver conservato la potenza che lo aveva innalzato in cima alla classifica dell'Atp, giocando e vincendo incontri molto combattuti. Dopo aver perso un anno, il 2003, andando a pesca nei boschi, Safin ne ha compiuti 24 il 27 gennaio scorso: anche lui è a pieno titolo nella pattuglia dei giovani assatanati alla ricerca di quel n.1 che i più bravi fanno finta di snobbare ma non smettono mai di inseguire. Il prosieguo della stagione dirà se ci sono altri giovani in grado di nutrire aspirazioni in tal senso.

Dai blog