di FRANCO BOVAIO Tra i problemi che gennaio ha fatto emergere in una Roma completamente ...
Mentre i centrocampisti rossoneri hanno segnato 11 delle 42 reti della squadra e quelli bianconeri ne hanno già collezionate 8 sulle 42 totali della Juve, i centrocampisti romanisti hanno messo insieme solo 5 gol sui 37 e, cosa forse ancor più grave, lo hanno fatto solo con due giocatori: Mancini (4 reti) ed Emerson (1 gol nel derby). Lima, Dacourt, Tommasi, De Rossi, D'Agostino e Candela (che negli ultimi tempi è stato più impiegato in mezzo al campo) invece non hanno ancora segnato e questo si sta rivelando un limite per la Roma. Ora che gli avversari hanno imparato a conoscerla, infatti, la squadra avrebbe bisogno di manovre d'attacco alternative ai movimenti ormai noti di Totti e Cassano in mezzo e Mancini sulla fascia, ma soprattutto degli inserimenti da dietro dei centrocampisti. E invece niente, anche perché, viste le caratteristiche dei giocatori della mediana giallorossa, nessuno di loro ha mai avuto gran confidenza con la porta. Non Lima, che in Italia ha segnato solo una rete col Lecce nel 1999. Non Dacourt, che in un anno di Roma non ha mai fatto gol e le cui ultime reti in un campionato risalgono al 2000-01 col Leeds. Non Emerson né Tommasi, che pur essendo tra i centrocampisti giallorossi più prolifici non hanno mai superato le 4 reti (il brasiliano) o le 3 (l'italiano). Per quello che riguarda poi De Rossi e D'Agostino, è chiaro che da loro non ci si poteva aspettare molto di più, anche per il loro ruolo di riserve. Di Candela attendiamo il recupero, anche perché lui qualche rete l'ha sempre fatta. I centrocampisti di Milan e Juve, intanto, sono stati spesso decisivi, come accaduto ieri a Camoranesi contro il Chievo: 7 gol Kakà, 2 Pirlo e 1 ciascuno per Gattuso e Rui Costa nel Milan; 4 reti Nedved, 2 Camoranesi e 1 ciascuno per Zambrotta e Conte nella Juve.