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Capua risponde a Mancini «Le provette sono sigillate»

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A rivelarlo è Roberto Mancini. «Quello che penso - ha detto il tecnico della Lazio, intervenendo a Talk Radio - anche ascoltando alcuni giocatori, è che mentre i controlli delle urine sono sigillati, quelli del sangue non sono così: perciò si corre il rischio di possibili errori». Subito dopo è arrivata la puntualizzazione di Capua, responsabile antidoping della Figc. «Mancini è stato male informato: tutto è a norma di legge, le provette del sangue non si aprono proprio. Tutto è perfettamente a norma di legge». E non si è fatta attendere la precisazione di Roberto Mancini. «Ho parlato con Capua, mi ha spiegato la procedura del prelievo del sangue nei controlli incrociati: evidentemente ero stato male informato». Il responsabile dell'antidoping Giuseppe Capua ha infatti contattato il tecnico della Lazio ribadendo che i campioni sono perfettamente chiusi. «Ribadisco in ogni caso la mia convinzione - ha aggiunto Mancini -: sono favorevole ai controlli sangue urine».

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