Formula 1 Presentata ieri a Maranello la F2004, evoluzione della F2003-GA
Come previsto niente sorprese: la F 2004, questo il nome della monoposto, è una logica, brillante evoluzione del progetto della vettura della scorsa stagione. Considerati i regolamenti tecnici restrittivi a Maranello hanno preferito non prendersi rischi inutili, nella ricerca di soluzioni rivoluzionarie, come invece ha fatto la Williams. Del resto la F 2003 GA ha rappresentato un'ottima base dalla quale partire, affidabile e vincente. La sensazione è che la Ferrari, comunque, abbia presentato una macchina in maschera, per evitare di favorire la concorrenza, svelando subito tutti i suoi segreti. Tante piccole, ma decisive innovazioni si potranno poi osservare nel corso dei test di sviluppo in programma da questo fine settimana sino ai giorni precedenti il Gran Premio d'Australia, gara d'apertura della stagione. Insomma, un po' di sana pretattica per rendere meno oppressivo il ruolo di favorita che alla scuderia del Cavallino spetta di diritto. Tesi, confermata dal fatto che la Ferrari, nonostante le voci trapelate negli scorsi giorni, non è per nulla in ritardo nello svolgimento dei programmi, cadenzati da un calendario implacabile. Solita scenografia, solite esclamazioni di stupida meraviglia quando i piloti, Schumacher, Barrichello e il collaudato Badoer, hanno levato il telone rosso che avvolgeva la vettura. Pure le dichiarazioni, rilasciate dal presidente Montezemolo, da Jean Todt, responsabile del reparto corse, e dallo staff tecnico, hanno ricalcato quelle dell'anno passato. Parole improntate all'ottimismo, ma condite da una buona dose di cautela, vista la voglia di rivincita di avversari espressione del gotha dell'industria automobilistica mondiale. Nel complesso, una scelta strategica di basso profilo, che la dice tutta sulla lungimiranza degli uomini che impugnano il bastone del comando a Maranello. Perché, nonostante gli investimenti, la qualità umana e professionale del gruppo, non sarà certamente facile proseguire un ciclo vincente che dura oramai da cinque stagioni. È, inoltre, noto che a prescindere dalla bontà del progetto, a decidere in buona parte le sorti del campionato saranno le gomme. Fra i top-teams, la sola Ferrari utilizza le Bridgestone, mentre gli altri hanno optato per le Michelin. Il fornitore giapponese ha avuto degli indubbi meriti nei successi a catena della Rossa, ma lo scorso anno ha patito oltre ogni previsione la concorrenza dell'industria francese. Si deve quindi auspicare una ritrovata competitività da parte della Bridgestone, altrimenti saranno dolori. Il secondo telaio della F 2004 sarà pronto entro inizio febbraio, mentre il debutto in pista, sull'asfalto amico di Fiorano, è previsto prima della conclusione della settimana, è previsto prima della conclusione della settimana, con Schumacher al volante. Poi i test proseguiranno al Mugello e ad Imola, con tutti i vantaggi che comporta restare nelle vicinanze della fabbrica.