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di RINO TOMMASI MELBOURNE — Come già Mara Santangelo il giorno prima, Silvia Farina ...

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La milanese ha avuto due buoni momenti nelle fasi centrali dei due set. Nel primo ha recuperato da 1 a 4 fino al 3 a 4, nel secondo ha raggiunto la Clijsters sul 3 pari dopo essere stata indietro 1 a 3. Purtroppo la belga, che, soprattutto dopo la sconfitta di Venus Williams, non nasconde le sue ambizioni di riuscire a conquistare qui il primo grande titolo della sua carriera, non era disposta a fare altre concessioni, anzi ha giocato con grande determinazione i punti più importanti chiudendo con un doppio 6-3. Ieri l'Australia festeggiava la sua festa nazionale ma la giornata si è messa male, almeno dal punto di vista tennistico, fin dal pomeriggio quando Mark Philiippoussis, uno dei due campioni di casa, è stato battuto in tre rapidi set dal marocchino Hicham Arazi. Nei quarti Arazi troverà lo spagnolo Ferrero che ha lasciato un set, il secondo, al romeno Andrei Pavel ma alla fine ha vinto senza troppi problemi. A conferma della sua eccellente condizione David Nalbandian ha vinto abbastanza facilmente il derby argentino di fronte a Guillermo Canas, che aveva eliminato Henman. Nalbandian si troverà ora di fronte Roger Federer che ha finito di rovinare la giornata australiana battendo in quattro set Lleyton Hewitt. La proverbiale tenacia di Hewitt non è riuscita a compensare il superiore talento dello svizzero che dopo aver perduto il primo set ha letteralmente dominato l'incontro vincendo il secondo set per 6-3 ed il terzo addirittura per 6-0. Pur soverchiato nel gioco Hewitt ha continuato a lottare, ha salvato un match point sul 5 a 3 per Federer nel quarto set, ha addirittura avuto a disposizione una palla per il 5 pari ma dopo due ore e 18 minuti di gioco ha dovuto arrendersi. Nel singolare femminile si è completato il quadro dei quarti di finale per i quali si sono qualificate cinque delle prime sei teste di serie (ha tradito solo la Williams). Le outsiders sono la svizzera Schnyder, l'americana Raymond e la colombiana Zuluaga.

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